Consiglio: variazione si, variazione no, variazione boh...

Ancora melina e rinvii

23 Ottobre 2008   13:52  

Si sta come d'autunno, sugli alberi, le foglie. I  versi di  Ungaretti ben si addicono a ciò che accade, o meglio non accade, a Palazzo dell'Emiciclo in questa ultimo scampolo di legislatura. Questa mattina il consiglio regionale doveva approvare la variazione di bilancio. La prima commissione che doveva confezionare il provvedimento si è sciolta per mancanza di numero legale. Pesanti le assenze dei esponenti dell'Italia dei valori, del Pdci e dei Verdi. Come a dire un evidente spaccatura all'interno della maggioranza. Una parte di essa vorrebbe infatti, d'accordo con l'opposizione, approvare solo pochi ed essenziali punti: fondi per lo svolgimento delle elezioni,  fondi obbligatori per i comuni e i comunità montane che rischiano il dissento,  spese di funzionamento del consiglio regionale, norma ponte per la stabilizzazione dei precari.
Il problema è che sulla variazione aleggiano anche decine e decine di emendamenti  di maggioranza, che sottintendono un ben più ampio e variegato impegno di spesa.
Saltato il tavolo il consiglio regionale si è dunque riunito, per un paio di minuti scarsi  per consentire al presidente Roselli di convocare la riunione dei capigruppo. il centro destra, però dopo un vertice, ha deciso che non parteciperà nel pomeriggio nè alle commissioni ne tanto meno al consiglio.

La maggioranza si è così a sua volta riunita nell'ennesimo vertice per capire se avrà i numeri per approvarsi da sola la variazione in bilancio. Fuori dal palazzo dell'Emiciclo monta intanto la protesta dei lavoratori precari della regione, che attendono l'approvazione di una norma-ponte che garantisca la stabilizzazione nella prossima legislatura.

Il consiglio regionale precedente

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