Conte: 'Mi ha chiamato Merkel, bozza Ue sarà accantonata'

'Domenica sarò a Bruxelles, nessuno può prescindere da noi'

21 Giugno 2018   16:00  

"Domenica al centro della discussione sull'immigrazione ci sarà la proposta italiana e se ne discuterà insieme alle proposte di altri Paesi. L'incontro non si concluderà con un testo scritto, ma solo con un summary sulle questioni affrontate e sulle quali continueremo a discutere al consiglio europeo della prossima settimana": così in un post su facebook il premier Giuseppe Conte soffermandosi sul vertice di domenica a Bruxelles. Sul tema dell'immigrazione "nessuno può pensare di prescindere dalle nostre posizioni", ha scritto ancora Conte dicendo di aver ricevuto una telefonata dalla cancelleria Angela Merkel.

"Ho appena ricevuto una telefonata dalla Cancelliera Angela Merkel, preoccupata della possibilità che io potessi non partecipare al pre vertice di domenica a Bruxelles sul tema immigrazione. Le ho confermato che per me sarebbe stato inaccettabile partecipare a questo vertice con un testo già preconfezionato. La Cancelliera ha chiarito che c'è stato un "misunderstanding": la bozza di testo diffusa ieri verrà accantonata", ha scritto ancora Conte nel post che conclude così: "Ci vediamo domenica a Bruxelles!".

"Quando parliamo di migrazioni è importante sottolineare la necessità di avere un approccio europeo, questo non è il momento per i nazionalismi, ci vuole un approccio europeo". Così il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker alla conferenza stampa a Dublino con il premier irlandese Leo Varadkar. "Ed è in questo senso che stiamo preparando gli incontri della prossima settimana", ha aggiunto, facendo riferimento prima al mini summit di domenica e poi al Consiglio europeo del 28 e 29 sempre a Bruxelles.

L'Italia chiede all'Europa di cambiare le regole su accoglienza e redistribuzione dei migranti. "Conte andrà a Bruxelles. O c'è una proposta utile, anche per difendere i rifugiati, o cambiano queste regole, o diciamo no. Ha totale sostegno mio e del governo per discutere qualcosa di utile alla nostra sicurezza", ha detto Matteo Salvini ad Agorà su Rai Tre. "Orban ha ragione sulla protezione delle frontiere esterne, torto quando l'Italia viene lasciata sola", ha aggiunto il ministro dell'Interno parlando del premier ungherese del quale ha condiviso molte scelte negli ultimi anni in tema di immigrazione. "La situazione è pesante e nessuno ci ascoltava in Europa. I rifugiati veri sono 7 su 100. Andremo a rivedere la protezione umanitaria, il 30 per cento del totale: occorrono criteri oggettivi" per concederla, ha detto Salvini che è poi intervenuto anche sulla nave della ong Lifeline.

L'Italia ha fatto un grande lavoro sul fronte migratorio ed "ha ragione a chiedere un cambiamento. Il diritto internazionale non è chiaro. E ci si biasima gli uni con gli altri. Questo non è giusto", ha detto il commissario europeo Dimitris Avramopoulos parlando degli schemi regionali per gli sbarchi, proposta a cui la Commissione Ue sta lavorando. "Nel quadro dell'attuale regolamento di Dublino gli Stati possono concludere accordi amministrativi per accelerare il trasferimento dei richiedenti asilo al Paese responsabile". Questo è nella "bozza della dichiarazione di domenica" ma "è solo una bozza per la discussione. Le decisioni verranno prese al vertice dei leader Ue della settimana prossima". Avramopoulos ha sottolineato più volte come la riunione informale di domenica avrà solo scopo di "consultazione". "Sono contrario ad una Guantanamo bay per i migranti - ha affermato -. Questo è contrario ai nostri valori, ed è fuori discussione. La nostra proposta" sugli schemi regionali di sbarco per i migranti salvati in mare nei Paesi terzi "non ha niente a che fare con questo. Diritti umani e "convenzione di Ginevra sono la guida" della nostra proposta.


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