Continuano le polemiche tra ANCE e ingegneri

De Amicis (OdI) risponde a Frattale (ANCE)

26 Marzo 2011   19:17  

Egregio Presidente,

lette con sconcerto le Sue precisazioni alla lettera congiunta del 23 marzo 2011 anche da Lei sottoscritta, tenendo ben a mente quanto da Lei dichiarato al Corriere della Sera in un articolo del 12 aprile 2009, questa Federazione, continuando a condividere i contenuti della nota da cui Lei invece sembra oggi dissociarsi e sentendo chiamata in causa anche la categoria professionale degli Ingegneri, non può non precisare nel merito, lasciando ai sottoscrittori della lettera ogni altra considerazione e valutazione.

Il soggetto che ha “le incombenze tecniche propedeutiche alla presentazione delle domande di finanziamento” è il professionista. L’impresa, a meno di casi del tutto particolari, è il soggetto attuatore che deve eseguire l’opera così come progettata.

La distinzione dei ruoli è e continua ad essere fondamentale per una corretta riuscita dell’opera. L’intervento diretto dell’esecutore nella fase progettuale non reca vantaggio al Committente mentre potrebbe indirizzare le scelte progettuali su soluzioni dettate dall’organizzazione dell’impresa e non da considerazioni generali.

La terzietà del professionista rispetto al proprietario e all’esecutore è una condizione imprescindibile per garantire anche la trasparenza del processo edilizio.

Presidente, La invito a voler riflettere sulle Sue affermazioni e a voler tornare indietro su posizioni che rispettino i reciproci ruoli.

 

Il Presidente

Dott. Ing. Pierluigi De Amicis


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