Contraffazione, un Italiano su due acquista prodotti contraffatti

30 Giugno 2014   17:38  

 Oltre un italiano su due (52 per cento) acquista prodotti contraffatti, con una netta preferenza per i capi di abbigliamento e gli accessori taroccati delle grandi firme della moda (29 per cento). Secondo una ricerca realizzata dal Censis e dal ministero dello Sviluppo Economico, l'industria del falso fattura ogni anno la cifra astronomica di 6,9 miliardi di euro.
Da questi e altri dati prende spunto il convegno che si terra' domani a Pescara sul tema "Ben Fatto, non contraffatto: dal "Made in Italy" all'"Italian sounding", come promuovere e difendere i nostri prodotti nel mondo", promosso dal sottosegretario all'Economia con delega anche alle Dogane, Giovanni Legnini, e che vedra' la partecipazione, dalle ore 18, presso il padiglione espositivo del Porto Turistico, del patron di Eataly, Oscar Farinetti, e del dirigente generale dell'Agenzia delle Dogane, Giuseppe Peleggi.
Con loro Dino Pepe, assessore all'Agricoltura della Regione Abruzzo, Niko Romito, chef, ristoratore Reale-Casadonna, Raffaele Cavallo, segretario Slow Food Abruzzo Molise, Danilo di Florio, imprenditore, e il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso. I lavori saranno coordinati dal giornalista Marco Di Fonzo (Sky tg 24). "La difesa del made in Italy, commenta Legnini, a cominciare dal settore agroalimentare, rappresenta un obiettivo strategico per il nostro Paese e puo' dare una spinta allo sviluppo anche in una regione come l'Abruzzo. La contraffazione, prosegue, e' un fenomeno che colpisce soprattutto le regioni, appunto come l'Abruzzo, che da sempre producono alimenti di qualita'. Controlli piu' efficaci, nuovi strumenti di tracciamento dei prodotti e, soprattutto, la diffusione di una maggiore cultura della qualita' possono dare un contributo importante allo sviluppo e alla crescita della filiera agroalimentare nel nostro territorio. Un volano importante anche per creare nuovi posti di lavoro". I settori piu' colpiti, per cio' che riguarda la contraffazione, sono l'abbigliamento e gli accessori con un giro d'affari di 2,5 miliardi, i cd, dvd e software (1,8 miliardi) e l'alimentare (1,1 miliardi). In quest'ultimo caso non vanno sottovalutati i possibili effetti pericolosi della merce sulla salute. A comprare prodotti contraffatti nel campo alimentare, quest'anno, e' stato quasi un italiano su cinque (18 per cento) secondo un'indagine Coldiretti, e in parte e' colpa anche della crisi. Dietro merce del genere spesso si nascondono ricette modificate, l'uso di ingredienti di minore qualita' o metodi di produzione alternativi. Non a caso, sempre secondo un sondaggio, le contraffazioni a tavola sono quelle piu' temute dagli italiani con sei cittadini su dieci (60 per cento) che le considerano addirittura piu' gravi delle frodi fiscali e degli scandali finanziari.


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