Contributo per l'Affitto della Prima Casa: Ecco Come Fare per Richiederlo

16 Ottobre 2023   16:28  

Il Comune di Pescara ha reso noto un Avviso pubblico per concedere contributi agli inquilini al fine di agevolare il pagamento dei canoni di locazione per l'anno 2022. Le richieste devono essere inoltrate entro le ore 12 del 23 ottobre. In caso di cambiamenti di residenza o di stipula di nuovi contratti avvenuti durante il 2022, è necessario presentare una domanda separata per ciascun contratto.

Per essere ammessi a richiedere questo contributo, è necessario soddisfare i seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:

  1. Cittadinanza italiana o di uno Stato dell'Unione Europea, a patto di essere in possesso di attestazione di iscrizione anagrafica di cittadino dell'UE (D. Lgs. 06/02/2007, n. 30). Gli extracomunitari possono partecipare se dispongono di un titolo di soggiorno valido.

  2. Residenza a Pescara come conduttore di un alloggio in locazione non a canone sociale dal momento in cui è iniziato il contratto per il quale si presenta la domanda, senza interruzioni temporali, anche in caso di più contratti.

  3. Possesso di un contratto di locazione per l'abitazione principale per l'anno 2022 in un alloggio situato a Pescara, debbidamente registrato o depositato per la regolarizzazione della registrazione entro i termini dell'avviso. La domanda può essere presentata dal coniuge in caso di separazione legale con diritto all'abitazione coniugale. Sono esclusi gli alloggi di edilizia residenziale pubblica già soggetti alla disciplina del canone sociale secondo la Legge Regionale n° 96/96 e gli immobili delle categorie catastali A/1, A/8, A/9. Un contratto con natura transitoria è un contratto stipulato per soddisfare esigenze abitative temporanee e contingenti, come locazioni ad uso foresteria, per motivi di studio o di lavoro, abitazioni secondarie a breve termine, ecc., oppure contratti con durata inferiore a un anno, anche se prorogati.

  4. Residenza anagrafica nell'alloggio per il periodo rilevante al contributo.

  5. Possesso di un patrimonio mobiliare inferiore a € 25.000, come dichiarato nell'attestazione ISEE.

  6. L'incidenza del canone di locazione sul reddito complessivo deve soddisfare i seguenti requisiti:

    • Fascia A: il reddito annuo imponibile complessivo del nucleo familiare (ISEE), rapportato ai mesi di pagamento del canone, non deve superare due pensioni minime INPS dell'anno 2022 (€ 13.659,88). L'incidenza del canone sul reddito non può essere inferiore al 14% e non deve superare € 3.100,00.
    • Fascia B: il reddito annuo convenzionale complessivo (ISEE) non deve superare € 15.853,63. L'incidenza del canone sul reddito deve essere non inferiore al 24% e non può superare € 2.325,00.
  7. Nessun diritto di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su uno o più immobili ad uso abitativo con superficie adeguata secondo i parametri dell'art. 2 della Legge Regionale n° 96/96, per nessun membro del nucleo familiare residente nell'alloggio.

  8. Possesso di un codice IBAN per un conto corrente bancario o postale. In caso di mancanza di un IBAN, è necessario richiedere una carta prepagata nominativa intestata, con codice IBAN, presso istituti di credito o uffici postali, dove sarà possibile ricevere il contributo.

  9. Obbligo di presentare la documentazione richiesta, inclusa la documentazione relativa ai redditi percepiti nell'anno 2022 da tutte le persone residenti nell'alloggio al 31/12/2021.

L'entità del contributo è determinata in base all'incidenza del canone annuo 2022, come indicato nel contratto di locazione e/o nella ricevuta dell'imposta di registro, rispetto al reddito complessivo del nucleo familiare, come stabilito nell'avviso. Il contributo è calcolato come segue:

  • Per i nuclei familiari in Fascia A, il contributo corrisponde alla parte del canone di locazione che supera il 14% del reddito, fino a un massimo di € 3.100,00 annui.
  • Per i nuclei familiari in Fascia B, il contributo corrisponde alla parte del canone di locazione che supera il 24% del reddito, fino a un massimo di € 2.325,00 annui.

I limiti di reddito possono essere aumentati del 25% se il nucleo familiare comprende persone disabili con riconoscimento di invalidità da parte delle competenti commissioni ASL o familiari ultra sessantacinquenni o disabili (secondo l'art. 2 comma 4 del D.M. 07/06/1999), oppure se c'è un unico reddito derivante da lavoro dipendente o da pensione.


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