Convivio al Sapore d'Abruzzo per gli Abruzzesi a Firenze

Organizzato dal neo presidente Muraro

05 Giugno 2008   17:34  
Per inaugurare il ciclo del nuovo Consiglio, presieduto da Giovanni Battista Muraro (a sinistra, nella foto), noto urologo originario di Alanno (Pescara), i soci dell’Associazione Abruzzesi a Firenze, si sono dati appuntamento sabato 17 maggio, nell Grand’hotel Adriatico della propria città adottiva, per partecipare a un evento che nel suo duplice aspetto culturale ed enogastronomico ha voluto ricordare e onorare la terra d’origine. Subito dopo la proiezione del cortometraggio “Aternum: storia di un fiume” di Febo Grimaldi - che ha suscitato notevole interesse grazie alle sue suggestive immagini e alla sua esattezza e completezza storica - i partecipanti (oltre 70) hanno potuto degustare le specialità tipiche della propria regione: maccheroni alla chitarra, sagne e fagioli, salumi, formaggi, dolci, vino e quant’altro. Queste, infatti, le pietanze presentate nel convivio “Sapori d’Abruzzo”, servite in una elegante e allettante scenografia. L’ambiente ospitale e l’atmosfera piacevole e amichevole hanno lasciato gli ospiti entusiasti, tanto da spingerli a salutarsi, con l’auspicio e la promessa di ritrovarsi al più presto per replicare questa felice iniziativa. Oltre al ricordo di una splendida serata passata in compagnia dei propri conterranei, però, gli Abruzzesi a Firenze hanno portato a casa anche il nuovo statuto dell’Associazione accompagnato dalla lettera del neo Presidente, dal titolo: “Senso di appartenenza: una riscoperta”, con lo scopo di illustrare le linee guida seguite dal nuovo Consiglio. Tra i vari obiettivi: promuovere la conoscenza della cultura delle genti d’Abruzzo, programmare iniziative volte al coinvolgimento dei giovani per favorire un ricambio generazionale, consolidare i rapporti con le istituzioni, con le associazioni culturali e con gli Enti del Turismo della Regione Toscana. Ma non solo. Rappresentano importanti priorità anche la volontà di stringere legami con tutte le famiglie abruzzesi della Penisola, la necessità di stabilire maggiori rapporti con gli uffici della Regione Abruzzo che si occupano delle comunità Abruzzesi operanti fuori dalla regione,insieme alla ricerca di nuovi sponsor anche privati. Ma ciò che questa lettera e questa serata vogliono ribadire è sicuramente l’importanza di rinnovare il senso di appartenenza all’Associazione, che automaticamente si traduce in riscoperta e valorizzazione delle proprie origini, della propria storia e della propria identità.

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