Coronavirus, Spallanzani, al via la sperimentazione del vaccino italiano sull'uomo

24 Agosto 2020   08:28  

In migliaia si erano candidati per mettere alla prova il vaccino italiano. E finalmente il giorno tanto atteso è arrivato: da oggi entra nel vivo la sperimentazione.  

"Oggi  il primo italiano, il primo volontario si sottopone alla sperimentazione del vaccino.  Sono molto soddisfatto e orgoglioso di questo", ha detto Francesco  Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani di Roma, a 'Uno Mattina  estate' su Raiuno.       

"Se tutto andrà per il meglio e  termineremo questa sperimentazione entro l'anno e se siamo bravi e  veloci ora, potremmo avere il vaccino entro primavera prossima in base commerciale. La previsione è questa", ha detto Vaia. "Si inaugura così la classica fase uno - ha dichiarato - che dovrà  verificare se la dose di vaccino non darà effetti collaterali al  paziente e, soprattutto, se questa dose è immunogenica, se capace cioè di produrre all'interno dell'organismo la creazione di anticorpi.  Anticorpi che devono essere neutralizzati, cioè capaci di bloccare la  replicazione virale. Dopodiché i cittadini sottoposti alla  sperimentazione, fino all'autunno, verranno osservati per 12  settimane. La seconda e la terza fase prevedono la sperimentazione nei paesi nei paesi dove la virulenza è molto più alta rispetto  all'Italia, come il Brasile o il Messico", ha concluso Vaia.  

Il protocollo La sperimentazione sarà condotta presso l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "L. Spallanzani" di Roma e il Centro Ricerche Cliniche Verona.

Si tratta di uno studio di fase uno che ha l'obiettivo di valutare la sicurezza e l'immunogenicità del vaccino GRAd-COV2, basato su un vettore adenovirale e rivolto contro il Coronavirus 2 responsabile della sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV-2). GRAd-COV2 ha dimostrato di essere sufficientemente sicuro ed immunogenico nei modelli animali, rende noto l'Aifa.

La coorte degli adulti arruolerà 45 soggetti sani di età compresa tra 18 e 55 anni. La coorte degli anziani arruolerà 45 soggetti sani di età compresa tra 65 e 85 anni. Entrambe le coorti sono definite per avere tre bracci di trattamento a tre dosi crescenti composti da 15 partecipanti ciascuno, per un totale di 6 gruppi. L'arruolamento inizierà dalla coorte 1 e procederà in maniera sequenziale, previa verifica dei dati di sicurezza ai differenti step. Il progetto di sviluppo del vaccino è sostenuto dal Ministero della Ricerca con il CNR e dalla Regione Lazio.  


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