Costa Concordia, Schettino: "Non sono scappato, ma solo caduto in una scialuppa"

Con sè però aveva cellulare e computer..

18 Gennaio 2012   16:33  

E' agli arresti domiciliari il comandante Francesco Schettino, e non con buona pace. Contro la decisione del il gip di Grosseto Valeria Montesarchio che non ha convalidato il fermosi schiera la procura di Grosseto che ha annunciato il ricorso contro la decisione del gip per cui “non c’è pericolo di fuga”, ma il rischio è che Schettino “inquini le prove”.

Non c'è pericolo di fuga spiega il Gip che scrive : "Una volta abbandonata la nave”, Schettino ”rimase fermo sulla scogliera del Giglio e guardava la nave affondare in balia del tragico evento che stava verificandosi”.

Non fuggirà ora ma è fuggito allora, anche se Schettino afferma il contrario  con un'imbarazzante dichiarazione: "Non sono fuggito, sono caduto nella scialuppa”.

Caduto in scialuppa, guarda un po', insieme al secondo comandante il suo vice, Dimitri Christidis e di Silvia Coronica (terzo ufficiale).  Caduto in scialuppa con tanto di cellulare in mano. Potremmo dire fortunato lo sventurato Comandante avventato.

Ribadisce di continuo ai giudici che l'interrogano per la convalida dell'arresto "non ho abbanodonato la nave".

“Non è vero che sono scappato. Ero caduto accidentalmente fuori dalla nave sul tetto di una scialuppa e non sono più riuscito a risalire perché la scialuppa è rimasta appennellata, sospesa. Poi sono rimasto su uno scoglio del Giglio a coordinare le operazioni di sbarco, se avessi voluto fuggire lo avrei fatto…”.

Eppure, appena 24 ore dal suo resoconto-fiume, è agli arresti domiciliari, nella sua Meta di Sorrento.

 Gli arriva un altro colpo: il parroco dell’Isola del Giglio Vittorio Dossi lo smentisce. E’ il 18 gennaio, il prete dice di aver visto Schettino scendere dalla scialuppa con tanto di computer e telefonino al seguito.

Quindi appare improbabile che il comandante sia accidentalmente piombato sulla barca di salvataggio.

Risultano, inoltre, tre telefonate tra Roberto Ferrarini, marine operation director, il manager delle operazioni marittime e Schettino, tutte tra l’ora dell’impatto e l’ordine di evacuazione: tutte tra le 21.42 e le 22.58. Ferrarini ha invitato Schettino a non lanciare subito il mayday oppure il comandante ha fatto tutto di testa sua ed è stato solo “appoggiato”?

 


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