Costi troppo elevati tra stipendio e rimborsi, dg Di Matteo fuori da cda Aciam

Panei: "Figura non necessaria, razionalizziamo le risorse"

29 Luglio 2014   11:02  

In tempi di ristrettezze economiche per tutti gli enti, pubblici i privati, la parola d'ordine non può che essere quella di limitare al massimo ed ottimizzare al meglio spese e risorse.

In un'ottica tale, dunque, la decisione assunta dall'Aciam di Avezzano in merito all'estromissione dal consiglio di amministrazione dell'ormai ex dg Antonello Di Matteo, assunta in conseguenza del rifiuto di quest'ultimo ad accettare un ridimensionamento della propria funzione.

Troppi, evidentemente, i 235.000 euro all'anno tra stipendio e rimborsi che percepiva Di Matteo, in carica dal 2008. Rimborsi tra i quali circa 22.300 euro, a quanto risulta, erano annualmente destinati tra carburante, leasing e pedaggi all'auto di servizio con cui il dirigente si recava al lavoro ad Avezzano da Pescara, dove si era trasferito da qualche anno.

Nel cda presieduto da Lorenza Panei, a Di Matteo è stato proposto di passare dalla figura di direttore generale a quella di responsabile della sicurezza, con conseguente abbassamento dei compensi: contratto da 45.000 euro annui, senza più auto di servizio. Proposta che Di Matteo ha rifiutato, determinando la sua uscita dal cda dell'Azienda consorziale di igiene marsicana.

"Un'azienda che fino allo scorso anno non raggiungeva i 13 milioni all'anno di fatturato non giustifica un simile costo dei dirigenti" - ha affermato la Panei nel motivare la decisione - "per cui, non essendo la funzione di dg davvero necessaria, abbiamo proposto un ridimensionamento della funzione con l'obiettivo di razionalizzare le risorse. Di Matteo ha declinato la proposta, ora non procederemo ad alcuna riassegnazione".


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