Covid, Abruzzo zona rossa, centrosinistra: 'ecco regalo di Marsilio'

05 Dicembre 2020   10:16  

"Dal Governo arriva la conferma che l'Abruzzo non potrà uscire ancora dalla zona rossa. E non potrà passare in zona gialla prima del 21 dicembre, data fissata dall'ultimo Dpcm.

Non è una forzatura dell'esecutivo nazionale, come Marsilio cerca di far passare, ma il regalo di Natale che lui ha fatto all'Abruzzo: quando ha forzato per portare la regione in zona rossa, conosceva bene i termini temporali della questione. Così sotto l'albero di famiglie e imprese c'è un danno enorme, nel periodo più proficuo dell'anno, divenuto tanto nero da far scendere la gente in piazza e mobilitare le forze sociali": così il centrosinistra in Consiglio regionale d'Abruzzo a fronte della notizia arrivata da Palazzo Chigi nel pomeriggio.

    "Dopo aver richiesto con urgenza le restrizioni solo per vincere la folle corsa ad anticipare e contrastare il Governo - dichiarano i consiglieri di Pd, 'Legnini presidente', Gruppo misto e 'Abruzzo in comune' - ora cerca di scaricare su Roma le responsabilità della scelta che è stato lui a fare, cercando di disincastrare la regione dal garbuglio in cui l'ha gettata e salvare la faccia. Ci resteremo anche in barba alle promesse fatte stamane sui social da alcuni consiglieri regionali di centrodestra che promettevano uscite immaginarie dalla massima restrizione".
   
"Ci chiediamo perché, prima di firmare, Marsilio non abbia fatto mente locale su cosa significasse stare in zona rossa in termini temporali, visto che reclamava l'applicazione di una norma nazionale vigente al momento della firma dell'ordinanza e di cui ben conosceva anche i tempi di permanenza nelle varie aree".

"Pensi, Marsilio, ai danni che ha fatto e faccia arrivare almeno le risorse promesse in primavera ai destinatari, fra cui ci sono lavoratori, imprese e attività che per via della sua ordinanza hanno dovuto incrociare le braccia e ai quali siamo vicini e solidali".


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