La testimonianza di un maresciallo della Guardia di finanza ha caratterizzato, questa mattina, l'udienza davanti al Tribunale collegiale di Pescara riguardante la vicenda della bancarotta della Merker di Tocco da Casauria (Pescara), che il 22 luglio del 2003 porto' all'arresto, tra gli altri, di Gianfranco Ramoser, svizzero, all'epoca dei fatti progettista della Merker.
Il processo conta in totale 16 imputati.
Tra questi non figura Ramoser in quanto nel mese di ottobre 2013, dopo dieci anni dal suo arresto, ha patteggiato davanti al gup la pena insieme ad altre sette persone.
Altre due invece sono state giudicate dal gup con il rito abbreviato e altre sono uscite di scena in quanto diversi reati si sono prescritti. Il testimone oggi ha parlato degli aspetti relativi ai movimenti bancari delle societa' coinvolte e alle fatturazioni.
La prossima udienza si terra' il 12 ottobre. In quell'occasione saranno ascoltati i consulenti del pm.
Nel mirino dell'accusa un buco da 280 milioni di euro causato tra il 1999 e il 2003 attraverso la supervalutazione della fabbrica.
I reati che restano in piedi sono l'associazione per delinquere, pero' solo per alcuni dei promotori, il riciclaggio e quelli relativi alla bancarotta fraudolenta.