Ormai da anni i consumatori sono abituati a selezionare gli alimenti che comprano al supermercato in base a ciò che contengono e alla loro potenziale nocività: additivi, conservanti, polifosfati sono solo alcune delle sostanze che si cerca di evitare di assumere nei cibi. Più difficile invece fare un discorso simile per creme solari e cosmetici: molto spesso capita che i consumatori non siano a conoscenza della presenza di benzofenone, parabeni o tensioattivi, solo per citare alcune delle sostanze potenzialmente pericolose presenti nelle creme solari. È dunque bene conoscere questi ingredienti utilizzati dai produttori di cosmetici per evitarli quando arriva il momento di esporsi al sole.
Ingredienti pericolosi presenti nelle creme solari
Un recente studio della Food and Drug Administration statunitense ha evidenziato l’esistenza di alcune sostanze presenti nelle creme solari che entrano nel flusso sanguigno a livelli elevati e vi rimangono per almeno 24 ore. L’avobenzone, ad esempio, derivato di un composto chimico che funge da filtro per i raggi ultravioletti, può frantumarsi in composti chimici pericolosi quando si scioglie in acqua. Vi è poi l’oxybenzone, composto organico usato come fotostabilizzatore nelle creme solari che penetra nella pelle e, comportando un aumento della produzione dei radicali liberi quando ci si espone al sole, aumenta il rischio di sviluppo di tumori della pelle. Gran parte delle creme solari vendute in Italia contiene oxybenzone, particolarmente nocivo per i bambini al di sotto dei due anni che non hanno pienamente sviluppato enzimi necessari per abbatterne i derivati. Altra sostanza da controllare è l’ecamsule, derivato di canfora di benzilidene il cui assorbimento percutaneo basso e la scarsità di effetti sistemici permettono però di considerarlo relativamente sicuro. Va fatta più attenzione invece con l’octocrylene, un filtro solare che protegge la pelle dalle radiazioni UVB e UVA corte ma che spesso viene associato a dermatiti da contatto e che, secondo uno studio del 2006, quando si espone la pelle alla luce causa la formazione di radicali liberi che possono danneggiare il DNA e provocare il cancro. Merita una menzione infine il benzofenone, un filtro chimico pericoloso usato per filtrare i raggi UVB e UVA di cui esistono diversi tipi, alcuni ammessi e altri no dai vari paesi del mondo. L’European Food Safety Authority sconsiglia l’uso prolungato nel tempo di creme e cosmetici che contengono il benzofenone in virtù degli studi in corso sugli effetti che questa sostanza può avere sul sistema ormonale.
Altre sostanze da tenere sotto controllo
Esistono molti altri ingredienti a cui prestare attenzione nei prodotti cosmetici: è il caso dei tensioattivi, ad esempio, dei derivanti dal petrolio aggressivi sulla pelle oppure dei siliconi, che sulle pelli grasse favoriscono la comparsa di punti neri. Molti prodotti poi contengono dei conservanti chiamati parabeni che, come ribadito anche da Nivea, sono necessari a mantenere il prodotto in buono stato e non sono davvero pericolosi se presenti in piccole quantità. Un discorso a parte va fatto per ingredienti come il propylparaben e butylparaben che sono dei potenziali interferenti endocrini capaci di alterare il regolare funzionamento del sistema ormonale umano. Un'altra sostanza da evitare è il triclosan, un derivato del fenolo possibile responsabile dell’antibiotico-resistenza e dello sviluppo di allergie. Attenzione anche a methylisothiazolinone e methylchloroisothiazolinone, sensibilizzanti della pelle solitamente presenti nei prodotti a risciacquo. Infine, occorre sapere che di recente il butylphenyl methylpropional è stato ritenuto non sicuro in quanto responsabile di reazioni allergiche. In linea di massima, la pericolosità di queste sostanze dipende dalla natura del prodotto che le contiene, ovvero se è soggetto a risciacquo oppure no, e da chi ne fa uso, ovvero adulti, bambini o donne incinte.