Crisi Pescara, a metterci la faccia per ora è solo Repetto

12 Febbraio 2014   10:02  

In un momento difficile, dove tutti dovrebbero essere messi in discussione, ed assumersi le proprie responsabilità a cominciare dal presidente Sebastiani che continua ad ostentare un invidiabile ottimismo , che perdura dalla disastrosa stagione scorsa, al tecnico Marino, il quale non è scevro da responsabilità in una squadra dove la condizione tecnico-tattica dei propri uomini a tratti pare assolutamente inadeguata alla categoria.
Ecco che allora, a farsi carico di tutto ci pensa il D.G. Giorgio Repetto, ex bandiera del Pescara degli anni ’70, ed ora chiamato a vestire i panni dell’ ”agnello sacrificale.”
Chiamati a raccolta i giornalisti nella nuova sede di Via Paolucci, Repetto comincia la conferenza dicendo di lasciare tranquilli i giocatori per questa settimana, e di voler parlare lui di questo momento complicato.
“Le ultime 4 sconfitte sono diverse tra loro. Con l’Empoli abbiamo fatto di tutto per vincere, contra la Juve Stabia abbiamo gettato alle ortiche la vittoria. Contro il Trapani non abbiamo demeritato, ma contro il Crotone siamo andati male. La squadra è lenta, disunita. Manca cuore, attenzione e concentrazione, Non nego la mia preoccupazione. Tutti abbiamo delle responsabilità. Sono stati commessi degli errori.”
Poi rilascia delle dichiarazioni che inducono a delle riflessioni riguardo il calciomercato : “ C’erano dei calciatori a prezzi proibitivi, Abbiamo operato con oculatezza. Non abbiamo rotti gli equilibri. Sforzini è un lusso per la categoria.” – una considerazione che lascia perplessi – “Noi non abbiamo mai detto di essere la squadra da battere.”
Forse bisognerebbe fargli risentire le interviste d’inizio Campionato, dove il presidente Sebastiani, insieme al tanto decantato tecnico Marino, parlavano di “Ferrari” e di legna buona. Qui ci si sembra di vedere un’utilitaria, e riguardo la legna a noi sembra completamente bagnata… ma a Pescara, purtroppo, la memoria lunga non è mai stata una gran virtù…
Almeno dimostra di non aver perso il buonumore, almeno quello, quando gli chiedono del futuro di Marino: “Non abbiamo intenzione di cambiare l’allenatore. Si tratta dello stesso che ci ha fatto fare 26 punti in 10 partite. Non è andato a Marsala per poi rimandare il cugino…”. Come dire, contenti loro…


Christian Barisani


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