"La crisi non è qualcosa che riguarda solo gli altri, nel 2012 in Abruzzo hanno chiuso 25 imprese al giorno, mentre Chiodi, con una campagna cartellonistica (costata migliaia di euro), si vantava: “Abbiamo abbassato l’addizionale regionale Irpef”. Il provvedimento della regione è stato tardivo e, considerando il trend dei primi mesi del 2013 diffuso dalle associazioni di categoria e dai sindacati, è stato anche inefficace. Il M5S Abruzzo si interroga su come le istituzioni possano perseverare nell’immobilismo di fronte ad eventi struggenti come quello accaduto presso la sede della Regione a Pescara".
Così scrive il M5S Abruzzo in una nota che prosegue:
"Il tentato suicidio della lavoratrice di Villa Pini non è che l’ennesima conseguenza della totale inadeguatezza della classe dirigente locale a fronteggiare questi fenomeni, sempre più frequenti, di disagio sociale che portano all’autolesionismo. Il M5S Abruzzo prova profondo sgomento per l’inconsistenza delle istituzioni rispetto al dilagante malessere sociale dovuto alla geometrica perdita di posti di lavoro nel territorio. Sembra inutile rammentare agli organismi preposti che il continuo e costante abbattimento delle attività imprenditoriali e industriali, tanto per ricordarne alcune Golden Lady, Sixty, Atr, Micron (quasi l’intero comparto industriale abruzzese che va dalla Val di Sangro alla Val Vibrata, per non parlare delle attività operanti nel Cratere), anche attraverso politiche fiscali inique e imprudenti tagli al sociale, porterà ad una incontenibile esplosione del disagio collettivo con conseguenze inimmaginabili per l’intero tessuto sociale. Il M5S Abruzzo auspica un tempestivo intervento di tutte le istituzioni in concorso, al fine di elaborare una rapida ed efficace strategia per salvare l’agonizzante mondo del lavoro abruzzese".