"Cio' che si rileva nel 2015, in controtendenza rispetto all'indagine del 2014, e' che le migliorate aspettative di alcuni gruppi di famiglie iniziano a tradursi in una timida ripresa della propensione alla domanda di consumo ma non ancora di investimento": e' quanto si legge nel focus on "Dalle famiglie tracce di un nuovo inizio" pubblicato oggi all'interno della newsletter di Nomisma.
L'approfondimento, curato da Marco Marcatili, fotografa la situazione delle famiglie del 2015 non considerandole come "luogo degli affetti" ma soprattutto come soggetto generatore di capitale umano, sociale, relazionale, ossia degli input imprescindibili per sostenere lo sviluppo integrale del paese.
Esaminati 8 profili tipo (dalle equipaggiate e tradizionaliste, alle resilienti, dalle illiquidse alle equilibriste, dalle cassettiste alla liquide, fino a finire con quelle definite anomale) dai quali emerge una situazione complessa e variegata.
Due gli ostacoli strutturali che condizionano le prospettive di investimento reale.
Il primo e' rappresentato dal prevalere di un orientamento precauzionale: del 59% delle famiglie con un profilo adeguato a manifestare un domanda di investimento, il 43,6% "blinda" le proprie risorse e non contribuisce all'iniezione di risorse nell'economia solo il 20% esprime una domanda di investimento.
Il secondo e' costituito dall'assenza di requisiti minimi. Oltre il 12% delle famiglie non puo' esprimere una domanda di investimento reale.
"Rispetto al 2014, dove non si intravvedevano reali traiettorie di ripristino del profilo finanziario delle famiglie italiane, l'indagine 2015 evidenzia i primi segnali di recupero della capacita' di risparmio (o almeno di alcuni gruppi considerevoli) e di miglioramento delle prospettive future, con effetti positivi sulla domanda di consumo.
Occorrera' comprendere - conclude l'economista di Nomisma - se i segnali di ripartenza - che per moltissime famiglie hanno al momento una natura meramente contestuale - riusciranno a diventare concreti al punto da influenzare anche la domanda di investimento e, soprattutto, allargare la platea di chi puo' costruire percorsi virtuosi per un nuovo inizio".