Crolli, anche il processo sul Convitto resta a L'Aquila

Cassazione, decisione in linea con Casa studente

29 Settembre 2010   19:52  

Cosi' come per la Casa dello Studente anche il processo sul crollo del Convitto nazionale dell'Aquila dove morirono tre giovani resta a L'Aquila. La decisione e' della VII Sezione penale della Cassazione che ha respinto, per inammissibilita', il ricorso avanzato dal legale di uno dei due indagati, il preside dell'istituto Livio Bearzi, difeso dall'avvocato del Foro di Roma Paolo Guidobaldi. Era stato quest'ultimo a presentare ricorso chiedendo la remissione degli atti ad altro giudice, con trasferimento a Campobasso, perche' a L'Aquila, secondo la difesa, nell'inchiesta sul terremoto, non ci sarebbe un clima sereno per andare avanti con il processo. L'altro indagato e' Vincenzo Mazzotta, dirigente del settore scuola della Provincia dell'Aquila.

"Siamo sereni rispettiamo completamente il giudizio dei giudici della Corte di Cassazione", ha detto l'avvocato Paolo Guidobaldi. "Per il profondo rispetto che nutro per la magistratura - ha aggiunto il legale - non posso che ritenere giusta la sentenza della Corte di Cassazione. Le sentenze vanno considerate giuste anche quando non ci convengono, non c'e' alternativa. Quando abbiamo depositato il ricorso c'era un clima effettivamente complesso, gli animi erano eccitati, la situazione non tranquilla. Alcune riflessioni anche nostre possono aver contribuito a rasserenare gli animi. Non mi prendo meriti, ma all'inizio forse il clima era esagerato". L'avvocato ha poi precisato che "in nessun passaggio del ricorso si parlava di sfiducia alla magistratura aquilana, ma solo di un clima complesso che influenzava anche noi. Per loro abbiamo rispetto e stima. La loro decisione - ha concluso l'avvocato - deriva da una valutazione di cose che a noi ci sono sfuggite".

foto Roberto Grillo


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore