Crollo via D'Annunzio: 28 parti civili, c'è anche il Comune

19 Gennaio 2011   21:41  

E' stata rinviata al 24 gennaio, l'udienza preliminare su uno dei crolli avvenuti al centro storico dell'aquila per il terremoto del 6 aprile 2009. Il crollo riguarda la palazzina di via Gabriele D'Annunzio, nella zona della villa comunale, che provoco' 13 morti.
Nell'udienza di oggi si sono costituite 28 parti civili, tra cui il Comune dell'Aquila e alcuni condomini dell'edificio crollato. Si aggira attorno ai 5 milioni di euro, la somma richiesta dai familiari delle vittime che si sono costruiti parte civile. Gli imputati nell'ambito del procedimento sono Filippo Impicciatore, di 78 anni, nato a Perano (Chieti) ma residente da anni a Caracas, in Venezuela; l'aquilano Fabrizio Cimino, di 50 anni, e Fernando Melaragno, di 62 anni, nato a Forli' del Sannio (Isernia) e residente all'Aquila. La Procura ha indagato altre tre persone, che sono decedute da diversi anni. Nel corso dell'udienza il Gup ha rinviato al pm gli atti in riferimento alla posizione di Impicciatore, da anni residente a Caracas in Venezuela. La posizione di Impicciatore e' stata dunque stralciata. Nell'udienza del 24 gennaio verranno esaminate le costituzioni di parte civile. L'edificio oggetto d'indagine venne realizzato nel 1961 ma fu sottoposto anche a una serie di ristrutturazioni in epoca piu' recente.


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