Csm, approvato il nuovo regolamento, Legnini: "Diventa una casa di vetro"

26 Settembre 2016   13:15  

Il plenum straordinario del Csm, presieduto dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, ha approvato il nuovo regolamento interno con 18 voti a favore e 7 astensioni. La riforma ha l'obiettivo di favorire la trasparenza, la collegialità e l'efficienza.

Il testo, relatori Ercole Aprile e Renato Balduzzi, frutto di oltre 66 sedute di commissione e oltre un anno di lavoro, si compone di 90 articoli comprensivi delle disposizioni transitorie e finali. In plenum, il regolamento è stato oggetto di dibattito con sette sedute dedicate alla discussione dei singoli articoli e dei 91 ulteriori emendamenti presentati e votati. Durante l'esame in Plenum sono stati approvati più di quaranta emendamenti.

Ad astenersi sono stati i togati di Mi Claudio Galoppi, Lorenzo Pontecorvo, Luca Forteleoni, Aldo Morgigni di Ai, i laici di centrodestra Antonio Leone e Elisabetta Alberti Casellati, Pierantonio Zanettin.

Le principali novità riguardano le "nomine a pacchetto", ovvero quelle che riguardano più magistrati da assegnare allo stesso ufficio, che non si voteranno più in blocco unico, ma con votazione separata per ciascun nominativo. Inoltre saranno ammesse proposte alternative presentate in Plenum che verranno ammesse direttamente al voto con il sistema del ballottaggio. Altra novità introdotta dal nuovo regolamento è quella che riguarda la pubblicità dei lavori degli organi consiliari, in particolare quella competente sugli incarichi direttivi.

LEGNINI - " L'autoriforma, con tutti i limiti propri della autonomia normativa del Consiglio, è dunque compiuta - ha detto il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, nel corso della seduta plenaria - Si apre ora la sfida del suo pieno svolgimento, anche con l'adozione delle misure organizzative, delle disposizioni di dettaglio e delle numerose delibere di attuazione previste dal nuovo regolamento interno".

Legnini ha rivolto un "sentito ringraziamento" al Capo dello Stato che "ha seguito passo per passo le articolate fasi di sviluppo del processo riformatore, fornendo un contributo decisivo di garanzia e tutela nonché puntuali consigli su come sciogliere i nodi di notevole portata, evitando il rischio di esondare dalla competenza regolamentare. Il suo avviso saggio - ha sottolineato il vicepresidente - ispirato e colto ha accompagnato ciascuna delle fasi di stesura del Regolamento consiliare".

Legnini ha spiegato che "lo spirito unificante che ha sorretto lo sforzo riformista è stato quello di dotare il governo autonomo della magistratura di istituti e strumenti all'altezza di compiti ampliati, complessi e notevolmente incisivi sulla vita professionale di ciascuno dei magistrati italiani, sulla giurisdizione e sulla vita democratica del Paese".

"Quello che approda oggi in plenum per la definitiva approvazione è infatti un testo nel quale - ha sottolineato nel corso della seduta plenaria - proprio per l'apporto plurale e il contributo di culture portatrici di diverse ispirazioni sul ruolo del governo autonomo della magistratura, convivono differenti impostazioni rilevanti istituti caratterizzanti la vita consiliare".

"Penso anche alle numerose norme finalizzate a trasformare la vita del Csm in modo che sia più leggibile e trasparente, in ossequio alla celebre immagine che per primo coniò un grande costituzionalista italiano, Carlo Esposito, il quale individuò l'esigenza di rendere ciascuna istituzione repubblicana conoscibile alla stregua di una 'Casa di vetro'".

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore