D'ALFONSO, VOGLIO UN ABRUZZO AMBIZIOSO E APERTO

23 Luglio 2014   07:22  

"Voglio un Abruzzo ambizioso che si ingegni ad attivare nuovi interessi". Luciano D'Alfonso ha rilanciato la sua idea di Abruzzo intervenendo nel dibattito in Consiglio regionale sul programma di legislatura illustrato nella seduta di apertura della Decima Legislatura. "Non voglio un Abruzzo - ha rilanciato - che si accasci e rimanga passivo sugli attuali interessi, ma penso invece ad un Abruzzo che abbia la forza e la volontà di aprire nuovi orizzonti di crescita e di sviluppo". Il presidente della Giunta regionale ha dunque ribadito con forza "la volontà di aprire la Regione alle imprese e a chi ha voglia di fare qualcosa per questa terra, nel rispetto di quelle regole indispensabili per una comunità moderna". Il Presidente si è dichiarato "soddisfatto" dal taglio degli interventi "che hanno oggettivamente arricchito le linee di indirizzo di governo", ma non ha mancato di rimarcare alcune questioni che vanno chiarite. "Sono necessarie alcune operazioni verità - ha sottolineato -: la prima riguarda la consistenza del deficit e del debito, così come la vita delle società partecipate della Regione che abbiamo il dovere di sottoporre ad un bombardamento riformista e che è stato punto di dolenza nella relazione di parificazione della Corte dei Conti". Il presidente della Giunta ha poi annunciato che "nel rispetto dei tempi e della forma il Dpefr verrà presentato per la discussione e approvazione in Consiglio regionale nel mese di settembre. Ci lavoreremo in agosto andando a recuperare, all'interno della Regione, risorse umane che sono state emarginate e che sulla programmazione provengono da una valida scuola". Il presidente della Giunta regionale ha toccato anche il tema della ricostruzione dell'Aquila: "Mi attendo una serie e costruttiva collaborazione da parte di tutti i componenti del Consiglio regionale; noi abbiamo una nostra idea che siamo pronti a mettere in campo e che cambia l'impostazione di base". Sotto il profilo politico, il presidente D'Alfonso ha auspicato "una convergenza tra minoranza e maggioranza su una revisione dei regolamenti, in modo cancellare l'odioso incidente dell'altra volta e permettere al Movimento 5 Stelle di avere una propria rappresentanza in senso all'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale".


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