D´Alfonso VS Ginoble: round a L´Aquila dei due candidati all

Confronto pubblico ieri a L´Aquila tra i due candidati alla guida del Partito Democratico abruzzese Tommaso Ginoble e Luciano D´Alfonso. Il dibattito, moderato dalla presidente della Provincia Stefania Pezzopane, ha avuto come argomento le aree interne, e la necessità di costruire un Abruzzo ad una velocità e che superi il gap tra costa ed aree montane. Luciano D´Alfonso ha affermato che il Partito democratico nasce anche per riaffermare la politica del "tempo lungo" e delle grandi progettualità. Le aree interne, nella sua visione, non sono luoghi isolati, ma centri di relazioni con altri territori e città strategiche per lo sviluppo dell´intero Abruzzo, a cominciare dalla capitale Roma, ma anche Rieti, Frosinone e Perugia. Tommaso Ginoble ha cercato di convincere l´attento e numeroso pubblico, sottolineando il suo impegno, in qualità di assessore regionale ai trasporti, per il potenziamento delle infrastrutture e dei collegamenti necessari a spezzare l´isolamento delle aree interne. Entrambi, come campagna elettorale impone, hanno esaltato il ruolo del capoluogo L´Aquila per le politiche di rilancio delle aree interne. Entrambi hanno ribadito che per infrastrutture non si devono intendere solo strade e ferrovie, ma anche reti immateriali di saperi e di comunicazione costituita dall´Università, dall´alta tecnologia e dalla connessione internet veloce, quest´ultima una delle più clamorose incompiute nelle aree interne. Il dibattito è scivolato via nel più cordiale fair play. Non è mancato però qualche colpo di fioretto, vibrato in particolare dal candidato Ginoble costretto, sondaggi alla mano, ad inseguire il favorito D´Alfonso. "Il mio avversario - ha affermato Ginoble - ha una visione più imprenditoriale, legata ai poteri forti, io ho una visione più normale, legata al popolo" Una definizione di visione politica che forse a D´Alfonso non dispiace affatto. Il sindaco di Pescara D´Alfonso è arrivato all´appuntamento con un forte ritardo, cagionato anche dai cantieri aperti sull´autostrada, che congiuntamente al blocco della statale 17 all´altezza di Capestrano, di fatto rendono la costa e la montagna abruzzese terribilmente lontane. FT