E' il quantitativo più ingente di piante e capsule da oppio rinvenuto, a memoria di cronaca, sul territorio aquilano, quello sequestrato stamani dalla Polizia provinciale. Un campo di 'papaver somniferum' è stato infatti individuato nel Comune di Fossa, lungo il corso del fiume Aterno, nel tratto che costeggia Monte Cerro.
La zona è stata precauzionalmente monitorata dagli agenti per un paio di settimane al fine di individuare eventuali responsabili di una coltivazione intenzionale. Stamani, verificato che i pattugliamenti non hanno, ad oggi, prodotto esiti è stata data comunicazione di notizia di reato, alla Procura della Repubblica dell'Aquila, contro ignoti. La piantagione insiste su un terreno demaniale e le capsule con l'avanzare del caldo erano giunte a maturazione.
Un'ulteriore attesa avrebbe esposto i terreni circostanti al rischio di propagazione dei semi. Pertanto si è proceduto ad estirpare le piante, circa 13.000, dell'altezza media di 1 metro e mezzo, per un totale di circa 70.000 capsule seminifere che secernono una sostanza lattiginosa da cui si ricava la morfina e l'eroina. Si attende ora la convalida dalla Procura che ne ordinerà la distruzione
Per l'operazione, è stato necessario il coinvolgimento dei tre reparti di Polizia provinciale di L'Aquila, Avezzano e Sulmona, ai quali il capitano Antonio Febo ha espresso gratitudine e apprezzamento, con la supervisione del Direttore Generale Giovanni Di Pangrazio e la collaborazione del settore Viabilità della Provincia. Secondo il capitano Febo, una piantagione di tali dimensioni non nasce dal nulla e non è completamente attribuibile alla facilità riproduttiva dei pollini del papavero. Pertanto ha annunciato che le indagini continueranno per individuare chi si sia reso responsabile dell'introduzione di questa pianta non autoctona, nella nostra vegetazione.
Seppure il fiore sia molto decorativo, col suo calice rosa-violetto,è molto probabile, visti i quantitativi non indifferenti di oppio ricavabile, che possa essere stato diffuso con tutt'altre intenzioni rispetto a quelle "estetiche". E comunque, sempre secondo Febo, l'allerta resta alto per il rischio di infestazione.
La presidente Stefania Pezzopane ha ringraziato le forze della Polizia provinciale per il lavoro svolto che conferma la solerzia, dimostrata molte volte, di un corpo attento e dedito alla tutela e sicurezza del territorio provinciale.
(AGI)