De Magistris contro la Protezione civile connection
Luigi De Magistris, parlamentare europeo ed ex magistrato conosciuto per le celebri inchieste "Why not?" e "Poseidone" ha presentato a Teramo il suo libro, "Giustizia e Potere". Parole dure da parte del parlamentare europeo dell'Italia dei valori anche nei confronti di Guido Bertolaso e per quella che lui chiama Protezione civile connection.
L'Italia, l'Europa e la corruzione
La corruzione in Italia dilaga. E’ sistemica. E’, ormai, sbiadito il ricordo della valigetta di Mario Chiesa, dei lingotti di Duilio Poggiolini, del bidone dell’immondizia utilizzato dal giudice Curtò. Tutto questo, oggi, non è scomparso, ma rappresenta l’aspetto folcloristico e simbolico della corruzione. Quest’ultima, ormai, è sistemica ed è quella che emerge in tutta la sua chiarezza dai rivoli delle varie indagini della cd. protezione civile connection. La corruzione che si consolida nel rapporto sempre più stretto tra gestione del denaro pubblico e borghesia mafiosa. Corruzione e mafie vanno insieme, con il contributo determinante di pezzi delle istituzioni. Un coacervo di interessi criminali tra società, immobili, azioni, paradisi fiscali. La mafia istituzionale e imprenditrice che si avvale degli scudi protettivi. Un’orgia immorale, spesso anche criminale, tra politici , prelati, faccendieri, magistrati, appartenenti alle forze dell’ordine. Un governo occulto del Paese. Stanno depredando non solo le risorse economiche del Paese, ma la stessa sua essenza; stravolgendo la carta d’identità di una nazione. La devianza che diviene norma. La pervasiva penetrazione nella cosa pubblica consente di approvare le leggi per sé stessi e per favorire il crimine. La tentacolare penetrazione nei gangli delle burocrazie amministrative permette di approvare ordinanze, delibere e regolamenti. Le collusioni negli apparati di controllo e negli organi di garanzia offre impunità. Agiscono, quindi, nella legalità formale, pur essendo in piena illegalità sostanziale e costituzionale. Ed anche nell’immoralità più profonda, talvolta godendo delle benedizioni di alti prelati. Sarebbe auspicabile, invece, ascoltare la voce delle gerarchie ecclesiastiche che tuonano contro la corruzione e la pedofilia evitando di equiparare indegnamente quest’ultima con l’omosessualità.
In Europa, invece, l’aria appare più pulita. Giovedì, la dichiarazione scritta contro la corruzione, finalizzata all’approvazione di una adeguata legislazione di forte contrasto al crimine, ha raccolto le firme della metà più uno dei parlamentari divenendo, pertanto, un atto ufficiale che impegna Commissione e Consiglio ad intervenire. In Europa stiamo predisponendo un’agenda fitta di impegni. Uniti, in lotte comuni, la parte più sensibile della politica ed il mondo dell’associazionismo. Nei prossimi mesi partirà una grande campagna in Europa – anche grazie a Flare e Trasparency International – per sensibilizzare l’opinione pubblica su corruzione e mafie e per estendere il sequestro e la confisca dei beni nel territorio dell’Unione. Altre battaglie ancora: il divieto di candidare al Parlamento Europeo condannati per reati gravi e l’istituzione della procura europea contro il crimine organizzato. Soffiamo per portare quest’aria più pulita anche in Italia!
Luigi De Magistris
