Debito sanità, Confcommercio: sì a mutuo e utilizzo Fas

20 Dicembre 2010   12:09  

Confcommercio Abruzzo torna "sul nuovo buco di 360 milioni sui conti già fortemente in rosso della Sanità", e spiega che "non è possibile pensare a percorrere la strada di aumentare "qualsiasi imposta", che deprimerebbe ulteriormente la già fragile economia regionale, stremata dalla crisi e dal terremoto, con piccole e medie imprese che stentano a rimanere sul mercato e con le famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese".

Quindi "la proposta di Chiodi, di ricorrere ad un mutuo di 200 milioni ed all'utilizzo del Fondo FAS per 160 milioni, sembra il boccone meno amaro da ingoiare", scrive la Confcommercio. "Chiaro - continua Abruzzo Confcommercio - che un mutuo da 200 milioni porta ad una riduzione della già insufficiente quota di bilancio disponibile per le attività della Regione, mentre l'utilizzo di parte del FAS per 160 milioni riduce le risorse per lo sviluppo, di cui l'Abruzzo ha tanto bisogno, ma qualunque aumento delle imposte porterebbe ad una situazione insostenibile. Si tratta, allora, di compensare queste misure da adottare continuando, da un lato, a razionalizzare la spesa pubblica, in modo da portare al più presto in parità il bilancio regionale e ridare spazio ai Settori economici e, dall'altro, procedere alla vendita di immobili, come già previsto da una legge regionale, per reintegrare il FAS assegnato alla nostra Regione". "Si tratta - chiude Confocommercio Abruzzo - poi, di intervenire presso il Governo Centrale per lo sblocco delle risorse destinate allo sviluppo dell'Abruzzo: FAS, MASTER PLAN, Infrastrutture, Zona Franca".

Nello specifico la Confcommercio spiega che bisogna:

1) potenziare l'aeroporto d'Abruzzo, quale struttura indispensabile per lo sviluppo del Turismo;

2) eliminare i lunghissimi tempi di accesso alla Capitale, una volta usciti dal casello autostradale ROMA-EST, al termine delle autostrade A24 Teramo-L'Aquila-Roma ed A25 Pescara-Roma. Abruzzo Confcommercio interessò a suo tempo sull'argomento il Ministero dei Trasporti, la Regione Lazio, l'Amministrazione Provinciale di Roma, il Comune di Roma, la Strada Parchi e la Presidenza dell'ANAS e finalmente, dopo un lungo periodo, l'Assessore Regionale ai lavori pubblici di allora, Dr. Vincenzo Maruccio, comunicò a questa Associazione, in data 23/11/2009, che i lavori da parte della Società Autostrade dei Parchi S.p.A. erano iniziati ed il resto del progetto, approvato dal concedente "ANAS S.p.A.", risultava eseguibile. Si tratta ora di accelerare i tempi di realizzazione;

3) ammodernare e velocizzare la ferrovia che collega l'Adriatico al Tirreno;

4) creare un unico "Polo Portuale" comprendente i porti di Pescara ed Ortona, specializzati l'uno come porto turistico e l'altro come porto commerciale (attenzione, poi, va anche riservata ai porti di Giulianova e di Vasto);

5) attuare l'autostrada del mare Adriatico, che contribuirebbe alla promozione di efficaci, efficienti e sostenibili alternative al trasporto "tuttostrada";

6) realizzare la strada "pedemontana", che darebbe impulso allo sviluppo interno del nostro territorio;

7) realizzare il collegamento ferroviario L'Aquila-Tagliacozzo. "Lo Stato - conclude Abruzzo Confcommercio - non può non tener conto delle necessità della nostra Regione, la cui elevata riduzione del valore aggiunto ed il crollo dell'occupazione in questo periodo di crisi, non paragonabili a quelli delle altre Regioni, è da attribuire, oltre che a fattori di emergenza del terremoto, alla mancanza da tempo delle infrastrutture necessarie". (ANSA).


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