Derby play off, L'Aquila espugna il Fattori e abbatte il Chieti. L'Aquila - Chieti 2 a 0

Proprio ai play off L’Aquila sfata il tabù Fattori, spesso terra di conquista per tutto il girone di ritorno, e contro il Chieti si aggiudica l’ andata di un derby che vale una stagione.

Match tirato, equilibrato e spesso bruttino. Come si addice, d’ altronde, a un derby e ad una semifinale play off. Pochissime le vere occasioni, quasi tutte targate L’Aquila, squadra capace di attendere e pungere al momento giusto con due lampi, uno per tempo. Episodi, come dirà giustamente De Patre in sala stampa. Gli stessi, aggiungiamo noi, con cui i neroverdi vinsero al ritorno in campionato, sempre al Fattori. Per il resto, come da attese, Chieti superiore in fatto di freschezza atletica e qualità di gioco. Rivelandosi, per ampi tratti, padrone del campo. Ma privo di quel guizzo, di quella intuizione che serve per concretizzare tante belle virtù. “A qualcuno sono mancati gli attributi” dirà sempre De Patre in sala stampa. Ed effettivamente al 90’, quanto a cattiveria, esclusi Bigoni e Del Pinto, si salveranno in pochi tra i neroverdi. Ma metteteci anche un De Sousa disinnescato ed un Cappa che per un attimo veste i panni rossoblù. Insomma, la sottile linea rossa dove finiscono i propri demeriti ed iniziano i meriti dell’ avversario.

Quanto all’ avversario, appunto, vittoria meritata. Nonostante il successo possa apparire forse un po’ largo alla luce, soprattutto, di un raddoppio regalato. Ma L’Aquila è risultata comunque, esperta e cinica. Grazie, anche, alle intuizioni del tecnico Pagliari, che azzecca il ritorno al 4-3-3 e gestisce alla perfezione i momenti topici del match. Quanto ai singoli, menzione speciale per un Improta apparso rigenerato dai 15 giorni di stop e per un Infantino gladiatore del reparto avanzato. Ma, soprattutto, per uno Iannini finalmente determinante in mezzo al campo. Dinamico, grintoso, elementare nei passaggi. Quello che si sarebbe voluto vedere da inizio stagione.

La cronaca. Tutto come da previsioni nei neroverdi. Cappa tra i pali, Gigli accanto a Pepe in difesa. Del Pinto e Vitone in mediana, solito 4-2-3-1 e solito trio alle spalle della pantera De Sousa.

L’Aquila torna invece al 4-3-3, con la novità di Petta a destra e Rapisarda dirottato a sinistra. Carcione vertice basso con Iannini e Menicozzo ai lati. Poi rodato tridente d’ attacco.

Davanti al pubblico delle grandi occasioni (più di 300 gli ospiti), parte bene il Chieti, che si fa vedere col sinistro di Vitone al 15’. Ma al 23’ a spezzare l’ equilibrio è L’Aquila alla prima occasione: Carcione per Infantino che di testa funge da torre per Improta che dalla lunetta controlla e fulmina Cappa di destro. Esplode il Fattori ed il Chieti accusa il colpo. Al 28’ Ciotola se ne va su Gandelli, sinistro a giro, Cappa para facile con Infantino ben appostato in area. Due minuti e Iannini imbecca Ciotola che entra in area, salta Gandelli e prova di nuovo di sinistro, sulla respinta Improta ribatte di testa, Cappa è miracoloso nei riflessi. De Patre sprona i suoi nell’ intervallo e la ripresa si apre con un Chieti in pressione. Al 14’ Mungo vince un rimpallo e De Sousa ne approfitta, destro secco, Testa si allunga e para in due tempi. Il Chieti spinge ma al 37’ L’Aquila chiude i conti: destro tagliato su punizione defilata dello specialista Carcione, Cappa è inguardabile e manda in porta. Festa rossoblù, ma il Chieti, all’ Angelini, promette battaglia.

L’AQUILA – CHIETI 2 – 0

MARCATORI Improta al 23’ p.t., Carcione al 37’ s.t.

L’AQUILA (4-3-3): Testa 6; Petta 6 (dal 41’ s.t. Ligorio s.v.), Pomante 6,5, Ingrosso 6, Rapisarda 6; Iannini 7, Carcione 7, Menicozzo 6,5, Ciotola 6,5 (dal 25’ s.t. D’Amico 6,5); Infantino 7 (dal 30’ s.t. Ripa s.v.), Improta 7. (Gerosi, Gizzi, Triarico, Colussi) All. Pagliari 6,5.

CHIETI (4-2-3-1) Cappa 4; Bigoni 6,5, Pepe 6, Gigli 5,5, Gandelli 5,5; Vitone 5, Del Pinto 6,5; Verna 5, Mungo 5,5 (dal 29’ s.t. Rinaldi s.v.), Alessandro 5 (dal 15’ s.t. Berardino 5,5); De Sousa 6. (Savut, Cardinali, Di Filippo, Petagine, Capogna). All. De Patre 5,5.

ARBITRO: Minelli di Varese 6.

NOTE: spettatori 2500 circa, incasso di 27.430 euro. Ammoniti Verna, Pepe, Petta, D’Amico. Angoli 2 a 4. (a.f.)