Di Matteo (Cram) al Congresso mondiale dei giovani abruzzesi:

03 Novembre 2007   14:21  
Seconda giornata del primo Congresso internazionale dei giovani abruzzesi, che si sta svolgendo all´Hotel Riviera di Mar del Plata, in Argentina. I lavori si sono aperti ieri con i saluti di Donato di Matteo, presidente del Cram, che si e´ detto "particolarmente felice e orgoglioso che, grazie alla vostra collaborazione e partecipazione, il Cram Abruzzo sia riuscito a organizzare a Mar del Plata il primo Congresso mondiale di voi giovani abruzzesi nel mondo. Da questa importante riunione - ha proseguito Di Matteo - dovranno uscire le proposte per far capire a noi, Regione Abruzzo, e alle vostre associazioni di appartenenza di cosa avete bisogno per continuare a sentirvi orgogliosamente anche abruzzesi". Di Matteo si è detto convinto che "l’elemento primario per mantenere questo legame con la terra d’origine dei vostri padri o nonni sia il parlare e scrivere bene la lingua italiana e so bene" - ha aggiunto - che in tutti voi ci sia questo desiderio su cui la Regione e lo Stato italiano stanno facendo molto, ora che, grazie al voto di voi italiani all’estero, i Parlamentari che vi rappresentano si stanno impegnando molto sul terreno culturale. Così come il Cram Abruzzo ha nel proprio bilancio finanziario fondi a vostra disposizione per aiutarvi negli studi universitari in Italia, nella frequentazione di Master post-laurea e stage presso aziende abruzzesi ma anche, su proposta delle associazioni a cui appartenete, realizzare dove vivete o in Abruzzo corsi di lingua e cultura italiana. "Qualche associazione o qualche Istituto Italiano di Cultura come quello di Toronto diretto da Alberto Di Giovanni, abruzzese di Roccamorice (Pescara), già da alcuni anni organizza viaggi culturali in Abruzzo per far studiare centinaia di giovani di origine italiana - - ha proseguito il Presidente del Cram, che ha auspicato che - dal vostro congresso tornerete a casa carichi dell’entusiasmo necessario per far giungere al Cram quella progettualità culturale di cui molte associazioni sono ancora carenti. "Voi che rappresentate i giovani abruzzesi nel mondo siete certamente più motivati, ma quanti giovani sono iscritti e frequentano le nostre associazioni? - ha chiesto alla platea il presidente del Cram - Dalle varie missioni che ho sin qui fatto mi sembrano pochi", ha osservato, chidendo l´impegno di tornare a casa e "cominciare a fare un approfondito censimento dei giovani di origine abruzzese residenti nei vostri paesi: cercateli con ogni mezzo e coinvolgeteli nell’attività associativa, anche indirettamente, facendo capire loro che la Regione Abruzzo è vicina. "Anche noi - ha poi assicurato Di Matteo - stiamo lavorando per censire gli abruzzesi in tutto il mondo, in collaborazione con i Comuni e i Consolati, anche nei nuovi Paesi di emigrazione, dove ci sono perlopiù giovani professionisti, manager, imprenditori che sono emigrati per scelta, ma anche giovani ricercatori scientifici che, invece, sono emigrati per necessità. Da parte nostra vi segnaleremo tutti gli under 35-40 che scopriremo, ma anche voi vi dovrete dare da fare molto in questo senso, altrimenti, prima o poi, le associazioni di abruzzesi nel mondo sono destinate a scomparire, se non ci sarà un adeguato ricambio generazionale". Ha poi preso la parola Fabio Marraffini, consigliere giovanile dell’Argentina nel Cram: "Durante il Congresso i partecipanti dovranno contribuire alle discussioni e sviluppare un progetto da implementare al rientro con lo scopo di aumentare la partecipazione giovanile nel loro paese, poi, dopo il congresso, una volta rientrati i giovani dovranno lavorare sul loro progetto e periodicamente aggiornare il gruppo Cram giovani e la loro federazione sull’andamento. I partecipanti avranno il sostegno di un mentor nominato da ogni federazione". I lavori del congresso - al quale ha partecipato pure l´ex presidente del Consiglio regionale abruzzese Giuseppe Tagliente, oggi consigliere regionale e componente il Cram - sono proseguiti con la lettura dei saluti giunti da tutto il mondo e tra questi quello del senatore Franco Danieli, viceministro agli Affari Esteri con delega per gli italiani nel mondo, che, nel suo messaggio, ha invitato i presenti a "raccogliere tutti gli spunti positivi e le proposte che emergeranno dall’incontro per portarle alla futura Conferenza dei giovani dell’emigrazione italiana che si terrà a Roma il prossimo anno e che sarà l’occasione, da una parte, per dar voce a chi oggi non ce l’ha e, dall’altra, per ascoltare e interpretare le domande di tanti giovani come voi che ci aiuteranno sicuramente a definire e focalizzare un concetto di italianità più aggiornato e reale". Sono stati poi letti alla platea i messaggi di saluto dei parlamentari eletti all’estero di origini abruzzesi, Giuseppe Angeli, Claudio Micheloni e Mariza Bafile. È stata data lettura anche del messaggio inviato dal giovane abruzzese dell’associazione di Rosario, in Argentina, Federico Valentini, che non è potuto essere presente perché in Italia, dove rappresenterà l’Argentina alla prossima seduta del Cgie, in programma dal 6 novembre a Roma, impegnato per gli incontri preparatori della Conferenza dei Giovani italiani nel mondo. Sono giunti al congresso pure i saluti del segretario della VII Commissione "Nuove generazioni" del Consiglio generale degli italiani all’estero, l’italo-argentino Mariano Gazzola, il quale ha lodato questa iniziativa, spiegando: "Oggi più che mai è necessario aprire un dibattito sull’importanza di coinvolgere effettivamente le nuove generazioni in tutte le organizzazioni della comunità italiana nel mondo. C’è bisogno di una vera e propria strategia", ha aggiunto Gazzola, per il quale occorre "non più parlare dei giovani, ma con i giovani. E in questo dialogo non possono certo mancare le associazioni e le Regioni. Sono certo che questo vostro Primo Congresso sara un ambito propizio per incrementare la partecipazione dei giovani, il dialogo intergenerazionale e affermare i valori dell’italianità nel mondo - ha concluso - contribuendo senza dubbio alla prossima Conferenza mondiale dei Giovani a Roma". Cristina Coria, consigliere comunale di Mar del Plata, ha quindi consegnato a Di Matteo il diploma che segnala il Congresso mondiale di interesse comunale. In seguito, sono intervenuti i giovani partecipanti che hanno presentato ognuno un discorso di cinque minuti, uno per Paese, affrontando argomenti come la realtà socio-economica degli abruzzesi nel proprio Paese, questioni come la lingua e la cultura, il livello di partecipazione giovanile e i progetti orientati alla stessa, nonché i risultati positivi o negativi dell’ultimo congresso dei giovani. Sono intervenuti Marianina Baltar e Joaquin Negri per l’Argentina, Jonice Blasioli Costa per il Brasile, Fabian Barros Di Gianmarino per il Cile, Jacqueline Giuliani e Antonio Marino per l’Australia, Lisa Traficante per il Canada, Aldo Di Iorio e Marco Pace per la Svizzera, Olga Marrone e Claudio Manganelli per il Venezuela, Sonia Marrone per gli Stati Uniti, Jesús Xavier Palacios Fantilli per il Paraguay, Silvana Lopez Melino e Alejandro Costantini per l’Uruguay, Antonella Angelini dell’Associazione abruzzese di Firenze e Davide Spadano dell’Associazione abruzzese di Torino. È seguito il dibattito, sul tema: "Che significa essere un abruzzese di seconda o terza generazione in un contesto di globalizzazione e differenze socio-economiche?". Il Congresso si concludera´ domenica 4 novembre, con il seguente programma: Sviluppo progetti nazionali toccando i problema principali obiettivi, brainstorming di gruppo, ostacoli e strumenti (presentazioni sulle strategie, ecc), comunicazione, sostegno dei piu anziani, sostegno della Regione Abruzzo. La giornata si concluderà con alcune manifestazioni culturali allestite per l’occasione e la cena. Il Primo Congresso Mondiale dei Giovani Abruzzesi nel Mondo continuerà domenica, 4 novembre, con i progetti nazionali e in concomitanza con le celebrazioni per i 30 anni del Centro abruzzese di Mar del Plata. "Siamo molto lieti di ricevere la comunità dei giovani abruzzesi nel mondo nella nostra città, Mar del Plata, che batte ogni secondo di italianità e sopprattutto di abruzzesità", ha commentato una delle organizzatrici, Daniela Atlante, convinta che si debba continuare in questa direzione "formando e sostenendo nuovi leader in grado di creare e mantener viva questa comunità". Per questo, ha concluso, "gli incontri saranno allestiti per sviluppare una maggiore coscienza di ciò che significa essere un abruzzese di seconda o terza generazione in un contesto di globalizzazione e differenze socio-economiche. Il congresso, senza dubbio, e´ un momento d’incontro e un’occasione per formare legami tra giovani abruzzesi di tutto il modo". Al Congresso ci sono stati anche i saluti di Giovanni Scenna, componente Cram e presidente della Fedamo (Federazione delle associazioni abruzzesi in Argentina), il console d´Italia Fausto Panebianco, il presidente del Comites della città, Raffaele Vitiello, e la delegata Ana Maria Michelangelo, italo-venezuelana e vicepresidente del Cram.

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