Verra' eseguita domani l'autopsia sul corpo di Alfonso Tursini, 64 anni, di Paganica (L'Aquila), morto nel corso della notte di martedi' scorso, per le esalazioni prodotte da una stufetta a gas nella roulotte posizionata dinanzi all'abitazione. Sua moglie, Vincenzina Sorbo di 63 anni, gravemente intossicata, e' ancora ricoverata all'ospedale 'Umberto I' di Roma. Entrambi avevano deciso di passare le notti in una roulotte acquistata usata, una settimana fa circa, e posizionata in giardino, perche' spaventati dalla frana che si era prodotta a pochi metri dalla loro abitazione. La coppia per far fronte alle temperature rigide della notte aveva deciso di utilizzare una stufetta a gas, ma le esalazioni prodotte si sono rivelate fatali. I primi a intervenire sul posto sono stati i volontari della Croce Rossa, insieme ai Carabinieri del comando di Paganica. Per l'uomo non c'e' stato nulla da fare, la donna e' stata salvata in extremis e subito trasferita in elicottero a Roma. I coniugi vivevano in un'abitazione nella parte alta della frazione di paganica, in un'abitazione dichiarata agibile a seguito delle verifiche della Protezione civile. Tuttavia, la vicinanza con la faglia e il fatto che quasi tutte le abitazioni circostanti avessero riportato dei danni seri, avevano spinto marito e moglie non solo ad impugnare tramite un avvocato la dichiarazione di agibilita' dell'abitazione, richiedendo una nuova verifica, ma soprattutto a non dormire in casa tra l'altro non fornita di gas. Le indagini hanno permesso di accertare che era la prima volta che la coppia utilizzava la stufetta per riscaldare la roulotte. Solo il caso ha voluto che non restasse coinvolto nell'incidente anche uno dei figli della coppia che all'ultimo minuto si era deciso a tornare a dormire nell'albergo nel Teramano dove e' sfollato. Le indagini sono affidate ai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile che hanno sequestrato il mezzo a disposizione dell'autorita' giudiziaria.

Paganica, costretto a vivere in roulotte muore per una stufetta