Doping e ricettazione, un arresto e 36 indagati

13 Giugno 2009   13:41  

Smantellata a Pescara dai carabinieri del NAS un'organizzazione dedita alla ricettazione ed al traffico di sostanze dopanti, nonche' alla truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale. L'organizzazione era composta da titolari e frequentatori di palestre, farmacisti ed altri soggetti gravitanti nell'ambito sportivo. Nel corso dell'attivita' investigativa dei militari e' stato arrestato un cittadino italiano e sono state indagate ulteriori 36 persone coinvolte a vario titolo. Le perquisizioni effettuate hanno permesso di sequestrare oltre 7.000 compresse e fiale di medicinali ad effetto dopante (molte delle quali di provenienza estera ed alcune destinate all'esclusivo uso veterinario), 130 grammi di hashish, 4.272 ricette in bianco o falsificate e timbri, materiale sottratto ad ignari medici di base ed utilizzato per l'approvvigionamento di anabolizzanti. L'operazione di Pescara rientra nel quadro dell'intensificazione dell'attivita' istituzionale di controllo alle palestre e attivita' connesse avviato nella prima decade di giugno, realizzando una sorta di 'largo raggio' investigativo, ovvero un intenso programma di monitoraggio a livello nazionale. Tra le finalita' del servizio, la verifica delle regolarita' delle strutture, ma anche la prevenzione all'interno dei luoghi tradizionalmente depositari della cultura psico-fisica. E - sottolinea un comunicato - "proprio nell'ambito del contrasto della diffusione del doping nelle palestre, assume particolare rilevanza l'esito dell'indagine" di Pescara.

Analoghe attivita' sono state svolte dai carabinieri dei NAS di Ancona, Catania e Bari che, nel corso di perquisizioni, hanno sottoposto a sequestro complessivamente 30 confezioni con principi attivi a base di ormoni vietati, oltre a 88 compresse "anonime", contenenti verosimilmente sostanze dopanti, tutto destinato a frequentatori di palestre. Complessivamente il monitoraggio, con il coinvolgimento dei 37 Nuclei sull'intero territorio nazionale, ha permesso di eseguire 596 verifiche su palestre e rivendite di integratori, rilevando 293 irregolarita' e segnalando 236 persone all'autorita' giudiziaria ed amministrativa, di cui 5 per esercizio abusivo di professioni sanitarie; sottrarre alla commercializzazione e consumo 2.450 confezioni di integratori alimentari e bevande energetiche, nonche' 665 prodotti ad uso cosmetico, scaduti di validita' o con irregolarita' di etichettatura; sottoporre a sequestro o chiusura 20 tra palestre e locali interni a strutture sportive, anche adibite a "centri estetici" abusivi (con approntamento di solarium, saune, bagni turchi, ecc.), e inoltre avanzate 42 proposte di sospensione dell'attivita', sottraendo all'uso attrezzature destinate alle pratiche abbronzanti, potenzialmente pericolose per la salute, in quanto, se non appropriatamente utilizzate da idonee figure professionali, possono provocare danni alla pelle, come ustioni cutanee, irritazioni e altre forme patologiche, anche gravi, dell'epidermide. Inoltre, individuare episodi di abusivismo sanitario, svolto all'interno di palestre da parte di improvvisati fisioterapisti/ortopedici, con gravi rischi per i frequentatori ignari della mancanza di titoli professionali degli operatori. Di particolare gravita' - viene sottolineato - e' in proposito il caso riscontrato a Palermo, dove sono stati denunciati due titolari di una palestra per aver svolto, senza alcuna formazione medica, attivita' di diagnosi e cura di patologie della colonna vertebrale, utilizzando specifiche apparecchiature e pubblicizzando addirittura tale attivita' mediante brochures e depliant informativi. Un altro episodio, scoperto dal NAS di Cosenza, ha consentito di individuare un cittadino di origine cinese che aveva approntato uno studio fisioterapico estemporaneo dove svolgeva abusivamente pratiche mediche su connazionali e cittadini italiani. 


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