Dramma a Ravello, Donna Trovata Morta in Una Cassapanca. Vittima di un "Giro a Tre"?

28 Marzo 2015   11:07  

RAVELLO - Un delitto che sconvolge la tranquilla cittadina di Ravello nella frazione di San Cosma a pochi passi dal centro cittadino.

Una donna di 48 anni, Patrizia Attruia, è stata ritrovata uccisa e pare che il cadavere sia stato ritrovato all'interno di una cassapanca.

Insieme con Giuseppe Lima, ufficialmente il suo compagno, si era trasferita da alcuni mesi a casa di una terza persona: Vincenza Dipino che dopo aver perso la madre aveva deciso di ospitare la coppia nella propria abitazione.

Un'abitazione che la coppia (Patrizia e Giuseppe) avevano visto come un'ottima situazione dopo che lui aveva abbandonato moglie e figli al nord per lavorare come bracciante agricolo e stare con lei. Purtroppo la loro indigenza era tale che li aveva fatti sopravvivere in un casolare rurale fatiscente annesso al terreno agricolo.

Questo fino a quando, nell’autunno scorso, la coppia fu invitata a trasferirsi in via San Cosma, presso l’abitazione che Vincenza Dipino detiene in locazione. Rimasta sola dopo la morte della madre adottiva avvenuta lo scorso anno, la donna viene descritta come una persona mite, riservata. Ma cosa è accaduto in quell’abitazione di San Cosma?

A Ravello si parla di un rapporto tumultuoso anche se i tre, lui, lei e l’altra, si facevano spesso vedere insieme in giro. Ieri l’epilogo di una situazione a tratti imbarazzante su cui stanno concentrando le loro attenzione gli investigatori. Soprattutto su un dettaglio non di poco conto: la presunta lite, a quanto pare violenta, che sarebbe scoppiata la scorsa notte all’interno dell’abitazione. E le urla le avrebbero udite dalla strada più di una persona.

In paese si dice che Vincenza Dipino si fosse infatuata dell'uomo ed avesse intrattenuto una relazione con lo stesso ben prima che lui si trasferisse con la compagna a casa sua.

Gelosia o altro lo stabiliranno in queste ore gli inquirenti che dal tardo pomeriggio di ieri stanno ascoltando insieme con il pubblico ministero Cristina Giusti sia Giuseppe Lima che Vincenza Dipino sulla quale pare siano ricaduti inizialmente i maggiori sospetti. La donna, difesa dall’avvocato Marcello Giani, pare fosse fortemente infatuata dall’uomo col quale avrebbe instaurato una relazione prima ancora del trasferimento della coppia presso la sua abitazione.

L’incredibile noir ha inizio alle 13 circa di ieri quando Lima telefona a Nicola Amato, funzionario del comune di Ravello, per comunicargli il decesso della sua compagna e chiedendogli consigli su come comportarsi. Subodorata la gravità della situazione, Amato ha allertato i carabinieri che hanno raggiunto l’abitazione dove hanno trovato il cadavere della donna all’interno di una vecchia cassapanca. Sul suo corpo ci sarebbero ecchimosi e segni di colluttazione. Sul posto, poco più tardi è giunto il sostituto procuratore Cristina Giusti che ha immediatamente chiesto di ascoltare Vincenza Dipino e Giuseppe Lima che dalle 16.30 sono stati sottoposti a interrogatorio.

La donna aveva dei graffi sul viso. Sul luogo della tragedia è giunto nel tardo pomeriggio il medico legale Giovanni Zotti che ha eseguito un esame esterno della salma. In serata è stata disposta la rimozione del cadavere e il trasferimento presso l’obitorio di Salerno dove sarà eseguito nei prossimi giorni l’esame autoptico.


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