Droga e lesioni, la Polizia arresta due pregiudicati a L'Aquila e Sulmona

16 Settembre 2013   17:35  

Un'operazione atigroda congiunta ha portato all'arresto di due persone.

Trattasi di Giuseppe Papa, casertano di nascita ma da tempo residente a L’Aquila, gravato da pregiudizi di polizia e Mariano Di Rocco, quarantanovenne pregiudicato, autore di un accoltellamento.

Sabato mattina scorso, nel corso di un’attività di prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti, gli agenti della Squadra Mobile, verso le ore 11:00, in località San Giacomo, effettuavano il controllo di un’autovettura Fiat Stilo, condotta dal suddetto, in compagnia di altro soggetto, aquilano, anch’egli pregiudicato per reati specifici.

La perquisizione personale, ai sensi dell’art.103 del D.P.R. 309/90, dava esito positivo in quanto permetteva di rinvenire e sequestrare un involucro di carta cellophane contenente nr. 10 dosi di sostanza stupefacente del tipo eroina già pronta per essere ceduta, del peso lordo di gr. 3, detenuta dal Papa nella tasca dei pantaloni.

L’uomo, pertanto, anche in considerazione dei numerosi pregiudizi penali specifici, veniva tratto in arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

La carriera delinquenziale dell’aquilano, dedito prevalentemente ai reati in materia di stupefacenti, inizia nel 1996 quando viene arrestato per falsificazione e spendita di monete falsificate nel territorio dello Stato; nel 1999 viene arrestato per “detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti”; sempre nel 1999 diviene destinatario di “Avviso Orale” emesso dal Questore di L’Aquila; nel 2001 viene segnalato in stato di libertà per ingiurie e minacce; nel 2002 viene deferito alla A. G. in stato di libertà per “lesioni personali”; nel 2004 viene denunciato per “simulazione di reato”; nel 2009 viene segnalato in stato di libertà per “detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti”.

A Sulmona, invece, nel pomeriggio odierno, personale del Commissariato di P.S., ha dato esecuzione ad 1 ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Sulmona, che ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del responsabile, per lesioni personali gravi, avendo il medesimo accoltellato lo scorso 4 settembre, all’esterno di una agenzia di scommesse di Sulmona, un conoscente.

Dell’episodio si è venuti a conoscenza solo dopo qualche giorno.

Le indagini sono, infatti, partite da un referto medico redatto dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona nei confronti di un noto pregiudicato sulmonese, che aveva riportato una profonda ferita lacero contusa su un braccio, giudicata guaribile dai medici in 20 giorni, s.c.. Ai sanitari l’uomo aveva riferito di essere caduto dalla bicicletta e di essersi tagliato con la leva del freno.

Il personale della squadra di polizia giudiziaria del commissariato, in considerazione dei precedenti penali dell’uomo e data l’importanza della lesione, iniziava un’attività di indagine che portava ad accertare che, in realtà, la ferita era stata provocata da una coltellata inferta da un conoscente all’esterno di una agenzia di scommesse, alle ore 20:30 circa del 4 settembre scorso. Mentre usciva dal locale, la vittima si era imbattuta in Mariano Di Rocco, quarantanovenne pregiudicato e suo conoscente, con il quale da tempo aveva interrotto ogni rapporto; quest’ultimo lo aveva dapprima insultato pesantemente e poi, quando l’altro aveva cercato di allontanarsi a bordo della sua bicicletta, glielo aveva impedito, spintonando la vittima e poi tentando di colpirla sul volto con un coltello che aveva con sé.

L’uomo istintivamente si copriva il viso con un braccio, riportando un taglio profondo. Non volendo far intervenire le forze dell’ordine, l’uomo ferito raggiungeva da solo l’ospedale, riferendo di essersi tagliato cadendo dalla bicicletta.

Grazie ad alcune testimonianze e alle dichiarazioni fornite dalla vittima, è stato possibile ricostruire l’accaduto ed assicurare alla giustizia l’aggressore che già in passato si era reso protagonista di azioni violente. Di Rocco è stato denunciato pure per i reati violenza privata e porto di armi senza giustificato motivo.


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