Droga, frodi, evasione: tuti i numeri dell'attività della Guardia di Finanza in Abruzzo

25 Giugno 2013   16:35  

Celebrato oggi a L’Aquila, presso la Caserma “S. Ten. M.A.V.M Toto Giorgi”, sede del Comando Regionale della Guardia di Finanza, con una cerimonia a carattere interno, il 239°Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.

Alla presenza delle più alte cariche istituzionali del capoluogo abruzzese, il Comandante Regionale Abruzzo - Gen.B. Francesco Attardi – ha presentato il bilancio dei risultati ottenuti nei primi cinque mesi dell’anno.

In considerazione dell’attuale delicato contesto economico – finanziario sia nazionale che internazionale, il Corpo della Guardia di Finanza ha assunto un ruolo ancor più strategico ed essenziale per il Paese, sviluppando il proprio piano d’azione a tutela delle risorse pubbliche, dei mercati e dei cittadini onesti e concentrando gli sforzi operativi in determinanti settori quali la lotta all’evasione fiscale ed agli sprechi di denaro pubblico, l’aggressione ai patrimoni della criminalità economica ed organizzata, il contrasto alla contraffazione ed ai traffici illeciti che alterano le regole del mercato.

Efficace è stata l’attuazione dei Piani Coordinati di Controllo del Territorio finalizzati non solo a verificare la corretta emissione di ricevute e scontrini fiscali ma a rilevare “sul campo” manifestazioni di ricchezza che evidenzino sproporzione tra quanto dichiarato e quanto effettivamente posseduto e a garantire la tutela degli operatori commerciali “regolari” dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma.

1. Lotta all’evasione fiscale

L’azione del Corpo nello specifico settore è stata indirizzata nei confronti dei fenomeni maggiormente lesivi per il bilancio dello Stato, quali le frodi tributarie e doganali, l’evasione fiscale internazionale e l’economia sommersa, il contrabbando e gli altri illeciti aventi rilevanza penale, mirando ad incrementare la qualità e l’efficienza degli interventi, nella prospettiva di garantire una costante e diffusa aggressione dei patrimoni dei responsabili dei reati tributari, con il sistematico interessamento dell’Autorità Giudiziaria.

Fondamentale, nel garantire la “qualita degli interventi”, finalizzata a tradurre le ispezioni in un effettivo recupero d’imposta, è stato lo sviluppo di appropriate attività di intelligence, di analisi di rischio e di controllo economico del territorio, che hanno consentito di mirare gli interventi nei confronti di quei soggetti a più alto rischio di evasione interna ed internazionale. Pregnante è stato il ricorso all’adozione degli strumenti cautelari di natura reale finalizzati all’aggressione dei patrimoni illeciti accumulati dai responsabili dei reati tributari individuati.

E questo anche grazie all’”approccio trasversale” al servizio, inteso come capacità delle unità operative del Corpo di cogliere tutti gli illeciti economico – finanziari connessi ai fenomeni evasivi non limitandosi quindi a scoprire le basi imponibili sottratte a tassazione ma valorizzando ogni elemento indicativo di violazioni tributarie acquisito, ad esempio, anche nel corso di indagini di Polizia Giudiziaria, degli approfondimenti di segnalazioni per operazioni sospette, dei controlli sulla circolazione transfrontaliera dei capitali, etc.

Nel corso dei primi 5 mesi del corrente anno, le Fiamme Gialle abruzzesi hanno eseguito complessivamente n. 1.072 interventi ispettivi (distinti tra n. 518 verifiche e n. 554 controlli), che hanno consentito di:

proporre recuperi, ai fini delle imposte dirette, per circa 520 milioni di euro sottratti a tassazione;

constatare la sottrazione alle casse erariali e comunitarie per oltre 45 milioni di euro di Imposta sul Valore Aggiunto;

denunciare all’Autorità Giudiziaria 102 persone con un aumento rispetto al 2012 del 16%.

Le maggiori violazioni sono state riscontrate nella omessa dichiarazione dei redditi (30%), nel mancato versamento dell’IVA (14%), nella distruzione/occultamento di documentazione contabile (16%).

L’aumento dei reati in materia di Imposizione diretta e sull’IVA è da ricondurre all’adozione di specifiche metodologie investigative nei diversi ambiti operativi(frodi carosello, stabile organizzazione, tenore di vita / manifestazione di ricchezza).

Avuto riguardo all’aspetto della qualità degli interventi si forniscono i seguenti ulteriori dati:

a. Adesione ai processi verbali di constatazione

Nei primi mesi del 2013, tra tutte le verifiche compiute dai Reparti dell’Abruzzo oltre il 5% sono state oggetto di integrale adesione ai verbali di constatazione, assicurando alle casse dell’Erario un importo complessivo di oltre 3.100.000 euro quali elementi positivi e costi indeducibili recuperati a tassazione ai fini delle Imposte Dirette. In tal modo, i contribuenti hanno definito la loro posizione pagando subito quanto dovuto, rinunciando al contenzioso.

b. Sequestri di patrimoni per reati fiscali

Nel contrasto ai fenomeni evasivi più gravi, fondamentale si è rivelata la capacità di aggredire i patrimoni dei soggetti responsabili di reati fiscali, basti pensare che, nel corso dei primi 5 mesi del 2013, le Fiamme Gialle abruzzesi hanno già eseguito o proposto per l’esecuzione all’A.G. sequestri preventivi, finalizzati alla confisca per equivalente, per disponibilità finanziarie pari circa 4 milioni di euro, nonché n. 10 autoveicoli, n. 62 unità abitative e n. 13 unità commerciali, nr. 3 unità a destinazioni particolari, n. 35 terreni a destinazione edificabile/produttivo e mq. 34.482 di terreni ad uso agricolo, il cui valore non è stato quantificato.

c. Contrasto al sommerso d’azienda

Con particolare riguardo al sommerso d’azienda, son stati individuati un centinaio di evasori, tra totali e paratotali, che hanno occultato redditi per oltre 162 milioni di euro e commesso violazioni all’IVA per circa 25 milioni di euro.

d. Controlli sugli obblighi strumentali (Scontrini e ricevute fiscali)

Nei primi 5 mesi del 2013, in materia di scontrini e ricevute fiscali sono stati eseguiti complessivamente n. 2.500 interventi nei confronti di esercenti obbligati al rilascio, di cui quasi 900 irregolari pari a oltre il 35%, (leggermente superiore alla media nazionale).

e. Controlli per il contrasto al “sommerso di lavoro”

Tale attività di contrasto riguarda il fenomeno dell’impiego di manodopera in violazione delle norme che disciplinano la materia del lavoro dipendente, che risulta di particolare importanza nell’ottica di tutela non solo della pretesa erariale ma anche dei lavoratori stessi, che con l’impiego “in nero” non hanno garanzie in termini né previdenziali né assicurativi in caso di infortuni.

I risultati conseguiti nei primi 5 mesi del corrente anno, sono di seguito riportati:

individuati n. 850 lavoratori irregolari, di cui 135 completamente in nero;
verbalizzati nr. 71 datori di lavoro per utilizzo di manodopera irregolare ed in nero.

2. Lotta agli sprechi del bilancio pubblico

Accanto alla lotta all'evasione fiscale, la Guardia di Finanza è chiamata anche a contrastare le varie forme di illegalità che recano pregiudizio alle uscite del bilancio comunitario, nazionale e locale, settore nel quale si palesa un’accresciuta sensibilità da parte dell’opinione pubblica.

L’azione delle Fiamme Gialle nello specifico segmento, coerentemente con gli obiettivi imposti dall’Autorità di Governo con i processi di “spending review”, mira ad evitare che le risorse pubbliche diventino preda di truffatori e di associazioni criminali, a danno delle politiche di sostegno alle imprese e alle famiglie, maggiormente colpite dall’attuale crisi economica e della recessione internazionale.

Tutto ciò mediante affinazione dei processi di selezione dei target ed una più accentuata valorizzazione, in chiave trasversale, dei servizi svolti in altri comparti, in modo da indirizzare l’azione di servizio verso la repressione dei più gravi e diffusi fenomeni di frode e mala gestio e verso l’individuazione dei nodi ove si annida inefficienza della gestione dei processi di spesa.

Di assoluto rilievo, in questo ambito, la collaborazione con la Procura della Repubblica della Corte dei Conti e, sul piano organizzativo, la stipula dei protocolli d’intesa con gli Enti locali al fine di individuare e reprimere illecite percezioni di provvidenze pubbliche.

Sono stati, quindi, stipulati “protocolli d’intesa” con i maggiori comuni del territorio abruzzese, con l’Università di Chieti e Teramo, nonché con la Regione Abruzzo in materia di spesa sanitaria e fondi strutturali.

Non solo lotta all’evasione fiscale, dunque, ma anche recupero delle risorse distolte fraudolentemente dalle finalità pubbliche cui sono destinate.

I risultati conseguiti vengono distinti per settore di intervento:

a. Frodi su incentivi pubblici

L’attività a contrasto in tale specifico settore si è tradotta:

dal lato delle erogazioni comunitarie, nell’accertamento delle indebite percezioni di finanziamenti nel comparto degli aiuti all’agricoltura ed in quello dei fondi strutturali e degli incentivi alla formazione, strumentali al rilancio dell’occupazione ed al rafforzamento del tessuto economico.

relativamente agli altri tipi di incentivi pubblici nazionali e locali alle imprese, nell’individuazione di tutte le forme di illeciti di natura sostanziale connesse all’erogazione di contributi pubblici a sostegno dell’attività imprenditoriale.

Nei primi 5 mesi del 2013 i Reparti dell’Abruzzo hanno:

eseguito n. 85 interventi;

verbalizzato n. 160 soggetti, di cui 96 denunciati all’Autorità Giudiziaria;

segnalati contributi e finanziamenti comunitari percepiti/richiesti indebitamente per oltre 1,6 milioni di euro.

b. Frodi a danno dei bilanci previdenziali

Nei primi cinque mesi del 2013 le Fiamme Gialle abruzzesi hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria nr. 6 soggetti e segnalate erogazioni indebitamente percepiti per oltre 90 mila euro.

c. Danni erariali

Il servizio svolto nel comparto risponde, tra l’altro, alle richieste dell’opinione pubblica di una gestione trasparente delle risorse della collettività e si collega alla politica di contenimento delle uscite di bilancio.

La Guardia di Finanza esercita quindi un ruolo fondamentale nel contrastare ogni forma di comportamento che provochi ingiustificati aggravi di spesa pubblica, sprechi, inefficienze, abusi, distrazioni delle somme per interessi privati.

Da gennaio a maggio incisiva è stata l’azione del Corpo che ha prodotto i seguenti risultati:

Nr. interventi: 12;

Soggetti verbalizzati: 60;

Violazioni: 9;

Danni Erariali: € 6.237.014;

Sequestri: €. 70.114

3. Contrasto alla criminalità economica e tutela mercato dei capitali

a. Investigazioni patrimoniali antimafia

Il contrasto ai profili economico-patrimoniali del crimine organizzato assume rilevante importanza strategica e costituisce, per questo Comando Regionale, un obiettivo imprescindibile dell’azione di servizio.
In tale contesto, i dipendenti Reparti della Guardia di Finanza nella lotta alla criminalità organizzata ed economica sono chiamati ad intensificare particolarmente: 

e investigazioni patrimoniali antimafia, nella prioritaria prospettiva di aggressione delle ricchezze illecitamente accumulate da sottoporre a sequestro preventivo;

mirate attività di intelligence, di analisi di rischio e di controllo economico del territorio, per una concreta azione di prevenzione e contrasto al crimine economico.

Incisiva è stata l’attività delle Fiamme Gialle Abruzzesi al contrasto della criminalità organizzata attraverso un’azione trasversale finalizzata all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati.

Nei primi 5 mesi dell’anno sono stati conclusi 19 accertamenti che hanno riguardato complessivamente nr. 55 persone fisiche e 18 società.

b. Tutela del mercato dei capitali - Lotta al riciclaggio

La lotta al riciclaggio di capitali illeciti viene portata avanti attraverso il sistematico sviluppo di indagini di polizia giudiziaria, l'approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette e l'esecuzione di ispezioni antiriciclaggio nei confronti degli operatori sottoposti alla vigilanza ispettiva del Corpo, in modo da assicurare un presidio ampio, sistematico e trasversale ai fini della tutela dell'economia dall'ingresso di flussi finanziari di origine criminale o provenienti dall'evasione fiscale.

Questi i risultati conseguiti in Abruzzo nel corso dei primi 5 mesi del corrente anno:
conclusi nr. 50 interventi;

denunciati complessivamente nr. 22 soggetti;

accertati valori oggetto del reato di riciclaggio per circa 26 milioni di euro.

4. Lotta ai traffici illeciti

a. Lotta al traffico di sostanze stupefacenti

L’attività di contrasto è svolta attraverso un’azione sinergica tra la componente specialistica – G.I.C.O. – Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata – ed i reparti territoriali che con l’ausilio delle unità cinofile, svolgono diuturnamente attività di controllo del territorio. Nei primi 5 mesi del 2013 sono stati conseguiti i seguenti risultati:
verbalizzate 186 persone, di cui 35 denunciate all’Autorità Giudiziaria e 13 in stato di arresto;

sequestrati:

oltre 4 Kg di droghe pesanti (cocaina ed eroina);

circa 3 Kg di droghe leggere (hashish e marijuana);

1 automezzo utilizzato per gli illeciti traffici.

Le risultanze operative confermano che l’area maggiormente interessata dal fenomeno è quella costiera sia quale zona di transito sia quale centri di consumo, in specie quelli a maggiore vocazione turistica o ricreativa.

b. Lotta alla contraffazione e tutela della sicurezza dei prodotti

Particolare intensificazione è stata data alla lotta alla contraffazione del “made in Italy”, alla violazione dei diritti di privativa , all’immissione in commercio di prodotti non conformi agli standard di sicurezza europei e nazionali e, in generale, alle condotte illecite che, oltre ad alterare il normale funzionamento del mercato concorrenziale, rappresentano un danno e/o un pericolo per produttori, commercianti e consumatori.

In tale contesto, l’attività del Corpo è finalizzata alla ricostruzione di tutti gli anelli della “filiera del falso”: a monte (ovvero, i centri di importazione, di produzione e stoccaggio delle merci con marchi contraffatti) e a valle (vale a dire, l’immissione sul mercato di vendita o della messa in circolazione dei prodotti falsi). Non è da trascurare, altresì, il contrasto alla minuta vendita in forma ambulante, attività comune ad altre Forze di Polizia, normalmente affidata alle pattuglie del Corpo che assicurano il cosiddetto “controllo del territorio”.

Gli interventi eseguiti dai Reparti dell’Abruzzo in tale settore nei soli primi 5 mesi hanno consentito di denunciare, complessivamente, 16 persone e di sequestrare oltre 2.250.000 articoli con marchio contraffatto, fra cui oltre 1.782.000 giocattoli.

Intensificata anche l’attività volta alla sicurezza della salute del cittadino con il sequestro di nr. 3.761.161 di prodotti non sicuri, di cui 3.692.724, tra profumi e articoli di cosmetica. Sottoposto a sequestro un intero opificio.
c.Il servizio 117

Il servizio 117 corrisponde alle istanze di sicurezza economico-finanziaria ed è parte attiva al contrasto dei fenomeni di evasione e criminali in genere. Nell’attività di controllo del territorio le pattuglie di “117” delle fiamme gialle abruzzesi hanno individuato 182 veicoli di grande cilindrata e 11 natanti di lusso: dati che con l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo consentiranno la verifica della effettiva capacità contributiva dei relativi intestatari.

Sono state 470, invece, le segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilità “117” segnale inequivocabile di una generale rinnovata coscienza sociale da parte della cittadinanza onesta che, sempre più bisognosa di un senso di “legalità economica”, non esita a denunciare comportamenti illeciti.

Durante lo svolgimento della Cerimonia sono state consegnate ricompense d’ordine morale ai militari che si sono maggiormente distinti per l’alto senso del dovere, per l’elevata professionalità e il rendimento in servizio, conseguendo significativi e lodevoli risultati operativi.

 

 


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