Due Morti Sul Gran Sasso, Erano Alpini Pugliesi di Stanza all'Aquila

15 Novembre 2014   11:14  

Anche l'altro alpino disperso sul Gran Sasso e' stato rinvenuto privo di vita.

I decessi sono stati accertati dal medico del soccorso alpino del Cai.

I militari pugliesi, di 26 e 30 anni, entrambi di istanza presso la caserma "Pasquali" de L'Aquila, erano usciti ieri per un'escursione sulla vetta di Corno Grande, ma non erano rientrati in caserma nonostante il sopraggiungere della notte.

A far scattare l'allarme era stato un amico dei due. 

Per le ricerche si sono mobilitate squadre del soccorso alpino (Cnsas), della guardia di finanza e della forestale. Una parte attiva l'hanno avuto anche i vigili del fuoco.

Per il ritrovamento erano state utilizzate squadre cinofile e Tas (Topografia applicata al soccorso), oltre a tre elicotteri - dei vigili del fuoco, 118 e forestale - che dall'alba avevano battuto tutte le vie d'alpinismo e i sentieri che conducono alla vetta.

Alla fine i corpi degli escursionisti sono stati individuati in una zona impervia della Conca degli invalidi, nel versante teramano del Gran Sasso.

Pare che i due alpini non fossero dotati di ramponi e a causa della neve e della nebbia sono poi precipitati in un dirupo con diversi sbalzi di roccia, dalla via Normale in direzione Valle dei Ginepri, profondo circa 200 metri. 

Si chiamavano Giovanni De Giorgi, 26 anni, e Massimiliano Cassa, entrambi con il grado di primo caporal maggiore, i due militari deceduti dopo essere finiti in un dirupo mentre erano intenti in un'escursione sul massiccio del Gran Sasso d'Italia.

Entrambi si trovavano in licenza. De Giorgi era di Galatina (Lecce), mentre il suo collega di Corato (Bari).

Al momento, causa le avverse condizioni meteorologiche, soprattutto il forte vento, l'elicottero del 118 non e' in grado di recuperare i corpi che, tuttavia, sono stati assicurati in barelle ancorate in parete dai tecnici del soccorso alpino.

Non e' quindi escluso che il recupero sara' effettuato domani.

Le salme saranno poi trasferite all'obitorio dell'ospedale 'San Salvatore' dell'Aquila. La Procura poi decidera' se ordinare o meno le autopsie.

AGGIORNAMENTO ore 15.30

Le avverse condizioni meteo hanno impedito il recupero delle salme dei due Alpini. Impossibile per l'elicottero del 118 avvicinarsi alla zona del recupero a causa delle spesse nubi e del forte vento che sta interessando il Gran Sasso D'Italia. I corpi sono stati assicurati in barelle ancorate al suolo da parte delle squadre di soccorso e sono state rilevate del coordinate del posto. I soccorritori stanno tornando a piedi alla base scendendo dal Gran Sasso dal versante teramano.

Tra domani e dopo domani si tenterà di effettuare il recupero delle salme condizioni meteo permettendo.

AGGIORNAMENTO DOMENICA 16

Non si è riusciti nemmeno oggi al recupero delle salme dei due giovani alpini trovati sul Gran Sasso ieri mattina, morti dopo essere scivolati sul ghiaccio durante un'escursione.

A causa del forte vento, come accaduto ieri, è stato impossibile l'avvicinamento alla zona per l'elicottero del 118 che deve imbarcare le salme con il verricello. Intervento troppo pericoloso, in una zona impervia e rocciosa a circa 2.400 metri.

Al recupero dei corpi, si ritenterà domani, sempre se le condizioni meteo lo permetteranno.


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