Due mesi da quei 40 secondi

06 Giugno 2009   13:26  

Sono trascorsi due mesi, da quei 20 secondi della notte del del sei aprile, che hanno segnato per sempre la città, il territorio la vita di decine di migliaia di persone.

Sono trascorsi due mesi, sotto le tende delle città di tela blu sorte intorno ai centri storici e quartieri silenziosi e deserti. Trascorsi dentro gli alberghi della costa in esilio, dove ci si sente tutti un po' tutti come i protagonisti del libro Aspettando Godot.

Ma la vita nell'epicentro e sulla costa, è inevitabile, tenacemente va avanti, tra tanti disagi, con un pensiero per chi quella notte non c'è la fatta, e di riconoscenza per chi sta aiutando, e poi soprattutto con la speranza di un futuro di normalità e serenità.

Il terremoto è stato scritto è un immensa energia liberata dalla terra che crea morte e distruzione, ma è quella stessa energia che come avviene nell'eterno ciclo delle stagioni, a poter riportare la vita e la prosperità.

FT


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