E che per l'anno nuovo a L'Aquila non si gettino le cose vecchie

31 Dicembre 2010   13:32  

''E all'ultimo dell'anno si si buttino dalla finestra tutte le cose vecchie!''....No, questa seppur sensata tradizione, qui a L'Aquila proprio non ha senso. Anzi, se c'è un sogno che unisce tutti gli aquilani, se c'è una ragione per restare e stringere i denti, e proprio quello di recuperarle tutte, le cose cose vecchie, che qui sono le decine dei piccoli borghi distrutti del cratere. E gli ettari di una città d'arte dietro le transenne, dove a regnare è ancora il silenzio e l'oblio.

Per duemila sfollati questo sarà il secondo capodanno in albergo o in caserma, speriamo che l'emergenza non diventi tradizione. E per tutti sarà un capodanno anche di bilanci. Se vero che migliaia di cantieri procedono e pian piano gli sfollati cominciano a tornare a casa loro, è vero anche quasi tutto resta da fare e che la ricostruzione è stata finora una corsa ad ostacoli ritardata da errori, inghippi burocratici, scaricabarili.

Per fortuna comunque che alcuni di questi limiti, come ad esempio i fondi del tutto insufficienti le case vincolate e di pregio, sono stati superati dall'ultima ordinanza. Ma di ciò toneremo ad occuparci, da lunedì prossimo. Perché Capodanno significa anche e soprattutto spensieratezza, convivio e divertimento. E questa notte sarà possibile divertirsi, ebbene si, anche nel centro storico dell'Aquila.

Nei pochi ed eroici ristoratori che hanno aperto lungo il corso, a piazza Duomo con spettacoli e discoteca. A piazza Palazzo, dove è stato montato un tendone e dove tanti giovani e talentuosi gruppi e artisti aquilani saluteranno l'anno nuovo, sotto lo sguardo pensoso del vecchio Sallustio, che per una notte tornerà a vedere rifiorire la vita intorno a sé.

Filippo Tronca

Immagini e montaggio: Marialaura Carducci


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore