Non è stata ritrovata, né intravista e l'età è solo presunta. Parliamo della donna scomparsa sulla Maielletta.
A confermarci tutte le notizie è un referente del Soccorso Alpino, Luciano Gelsumino.
“La donna, presumibilmente di una ventina danni, è ungherese. Non siamo ottimisti sulle sue sorti ma stiamo lavorando moltissimi per ritrovarla. Qui ci sono 30 unità di soccorso tra Soccorso Alpino, Forestale, 118 e Guardia di Finanza.”
"Le ricerche, spiega Gelsumino, sono partite lunedì non appena ha dato l'allarme il gestore di uno chalet nei pressi dell'alloggio Mamma Rosa sulla Majelletta. Proprio lì a fianco la giovane escursionista si era accampata con una tendina e venerdì sera, in inglese, aveva parlato con il gestore della chalet dicendogli che il giorno dopo sarebbe partita per un'escursione verso la cima del contrafforte Acquaviva in zona Martellone."
La donna, alta 1.70 in shorts, probabilmente una bella ragazza, è stata notata sabato mattina mentre si avviva verso la cima di Acquaviva. E' stata avvistata anche presso il rifugio Fusco, lungo il cammino intrapreso.
Lunedì però il gestore dello chalet si è accorto che la tenda della giovane era ancora lì, vuota. Ed è scattato l'allarme che si è incrociato con quello partito dalla famiglia della ragazza che aveva ricevuto un suo sms probabilmente di sabato in cui la ragazza diceva di sentire un corso d'acqua.
Proprio sotto il monte Acquaviva c'è l'acqua e molte delle ricerche si concentrano lungo quel corso.
“Non sono ricerche facili e il cattivo tempo no aiuta - spiega Gelsumino. Questa mattina l'elicottero del 118 partito in volo per continuare le ricerche è dovuto tornare a Preturo perché c'erano 30 nodi di vento.” Si procede quindi per esplorazioni a piedi condotte dagli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico.
"La notizia del suo ritrovamento è destituita di fondamento" conferma Gelsumino.
A coordinare le ricerche è la prefettura di Chieti.