E' polemica a Pescara per la tassa sul caro estinto

25 Luglio 2011   11:19  

A Pescara si paga la tassa sui morti. Sessanta euro tumulare o estumulare, trasferire, cioe', un defunto da un punto all'altro di un cimitero o di uno diverso. Il pagamento lo pretende la Asl, azienda sanitaria cittadina. E Pescara e' l'unica citta' d'Abruzzo dove si paga la gabella. La denuncia e' del consigliere regionale dell'Idv Camillo Sulpizio che ha inoltrato una interrogazione alla giunta regionale per chiarire la questione.

''Diceva Toto', nella celeberrima poesia 'A livella - torna alla carica Camillo Sulpizio - che solo da morti siamo tutti uguali.Perche', invece, i cari estinti di Pescara sono diversi, anche da defunti, dal resto degli abruzzesi? E' questa la domanda", dichiara il , "che avevo posto alla Giunta regionale, dalla quale non ancora ricevo una risposta.

A questa identica domanda, che avevo posto anche alla dr.ssa Carla Granchelli, Direttore del Dipartimento di prevenzione - Servizio Igiene Epidemiologica - della Asl di Pescara, in una nota la medesima risponde che 'i 60 euro sono stati concordati nel 2003 in un clima di grande collaborazione'.

Ma da chi? Non certo dai cari estinti, ne' dai loro parenti, che sono sempre piu' arrabbiati per dover pagare un obolo sulle estumulazioni solo perche' di Pescara o perche' deceduti a Pescara.

Riguardo alla legge da approvare sulle operazioni funerarie", conclude il consigliere Sulpizio", "ne sono bene a conoscenza, visto che l'ho scritta io, e sto attendendo da mesi che venga inscritta all'ordine del giorno dei lavori del Consiglio regionale".


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