E' sempre più giovane il popolo delle partite Iva

11 Giugno 2012   21:54  

Nello scorso mese di aprile sono state aperte 46.337 nuove partite Iva; in confronto al corrispondente mese dello scorso anno si registra una flessione del 3%, mentre, rispetto al mese precedente, il calo è pari al 25,8%. Lo comunica il Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia.

Il 51,3% delle nuove partite Iva aperte lo scorso aprile è dovuto a giovani fino a 35 anni e tale classe di età è anche l’unica in aumento rispetto al corrispondente mese del 2011: +13,6%. Una crescita legata alle agevolazioni decise nella manovra finanziaria dello scorso luglio. La ripartizione per sesso è stabile, con i maschi cui appartiene il 65% di aperture di partite Iva. 

La distribuzione per natura giuridica conferma la netta preponderanza delle persone fisiche nelle aperture di partita Iva (quota del 77%) e, tra le altre forme giuridiche, le società di capitali si attestano al 14,8%. Confrontando tali dati con il corrispondente mese del 2011, si nota – riferisce il Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia – che sono sempre le persone fisiche a sostenere l’andamento generale, poichè il loro lieve aumento (inferiore al 2%) mitiga il sensibile decremento di aperture relativo alle forme societarie.

Riguardo alla ripartizione territoriale delle aperture, il 42,5% di esse è avvenuto al Nord, il 22,6% al Centro, il 34,9% al Sud ed Isole; il confronto con aprile dello scorso anno mostra flessioni più o meno marcate al Centro-Nord, con alcune eccezioni (Val d’Aosta ed Umbria), mentre al Sud gli aumenti in Puglia e Sicilia riescono a bilanciare il calo delle altre regioni.

La classificazione per settore produttivo evidenzia che il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva: il 22,1% del totale, seguito dalle attività professionali con il 14,7%. Nel complesso, al gruppo dei servizi appartiene il 50,5% delle aperture totali, con un calo, rispetto all’aprile 2011, dell’ 1,2%; considerando i macrosettori produttivi, solo quello agricolo mostra un aumento di aperture (+4,5%), mentre l’industria accusa, ancora, la diminuzione maggiore (-8,9%).

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è stabile, con i maschi cui appartiene il 65% di aperture di partite Iva. Il 51,3% delle aperture è dovuto a giovani fino a 35 anni e tale classe di età è anche l’unica in aumento rispetto al corrispondente mese del 2011: +13,6%.


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