Elettrodotti in Abruzzo, la determina "Sorgi"permetterebbe passaggio anche all'interno di Parchi

19 Novembre 2014   14:36  

E' un vero e proprio scandalo, gli abruzzesi sono trattati come cittadini di serie Z sul tema degli elettrodotti” questa la dichiarazione dei comitati rispetto a quanto sta emergendo dalle carte relative al contestatissimo elettrodotto “Villanova - Gissi”

I comitati hanno finalmente ottenuto, grazie alla consigliera regionale Marcozzi, la determina direttoriale “fantasma” 130/2008 a firma del Direttore  Antonio Sorgi che è alla base di tutta la successiva programmazione relativa allo sviluppo degli elettrodotti in Abruzzo da parte di Terna.

Abbiamo messo a confronto i criteri di localizzazione per gli elettrodotti decisi dalle Regione Marche (con Delibera di Giunta Regionale 689/2007!) con quelli decisi in maniera monocratica dal super-dirigente Sorgi.

I “cugini” marchigiani hanno escluso 27 tipologie di aree, l'Abruzzo solo 5 tra cui aeroporti, aree militari, porti e laghi...cioè aree già di fatto escluse!

Le Marche hanno di fatto vietato gli elettrodotti nelle aree residenziali a tessuto discontinuo e rado, nelle foreste, nelle aree A di valore paesaggistico e in tante altre categorie come le aree umide e i litorali, le aree a rischio frana ed inondazione, le riserve naturali, i parchi nazionali e anche le aree valutate come meritevoli di protezione ma non ancora istituite come aree protette! (si veda la tabella allegata con il confronto Abruzzo - Marche)

Noi abruzzesi (o, sarebbe meglio dire, l'Arch. Sorgi che ha valutato per tutti) abbiamo deciso di accettare questi grandi infrastrutture praticamente ovunque, addirittura teoricamente anche a Campo Imperatore nel Parco Nazionale del Gran Sasso.

Queste zone NON SONO ESCLUSE ma hanno solo un criterio di “repulsione”, un vincolo che in caso di necessità – di TERNA - può essere superato.

Questi criteri sono stati utilizzati nella pianificazione del Piano di Sviluppo di Terna e nella relativa Valutazione Ambientale Strategica al fine di individuare i corridoi disponibili per i nuovi elettrodotti, dal Villanova – Gissi al Gissi – Foggia fino ad arrivare al Teramo – Fano! Ricordiamo che quest'ultimo è stato recentemente bocciato in toto dalla regione Marche perché incompatibile con il proprio territorio.

Alla Determina Direttoriale sono allegati due verbali che ne costituiscono parte integrante. In uno di questi la Regione stessa riconosce la necessità di approvare i criteri con Delibera di Giunta mentre qui, finora, è uscita con difficoltà e a 6 anni di distanza esclusivamente la Determina direttoriale di Sorgi.

L'altro verbale contiene numerosissimi riferimenti alla necessità di condividere con enti locali e cittadini le scelte. A giudicare da quanto sta accadendo sul campo, con sacrosante iniziative spontanee di cittadini, forse devono aver fatto gli incontri sulla Luna!

In realtà i tavoli per l'individuazione del corridoio ottimale furono condotti da TERNA con quella che si chiama "task force ambientale", totalmente interna alla Regione, con funzionari coordinati dall'Arch. Sorgi.

Una materia così importante per le ripercussioni sul territorio veniva di fatto gestita in solitudine e poi auto-promossa con la determina 130/2008 dal super Direttore Sorgi.

Tra l'altro in tutti questi anni il CAST ha cercato di ottenere la cartografia delle fasce di fattibilità, documentazione che rimane tuttora “fantasma”!

Ci chiediamo se lo Statuto Regionale, che in realtà assegna al Consiglio egionale la potestà di pianificatozione e programmazione, preveda la possibilità per un dirigente, seppur “super”, come l'Arch. Sorgi di pianificare tutto il territorio abruzzese e di decidere le sorti di decine di migliaia di cittadini e delle loro proprietà nonché dell'ambiente e del paesaggio.

Riteniamo che il Consiglio Regionale e il Presidente della Regione debbano immediatamente annullare questo atto che a noi appare gravissimo.

AREE DI ESCLUSIONE DA ELETTRODOTTI, MARCHE E ABRUZZO A CONFRONTO

 

Nelle seguenti aree è esclusa la realizzazione di elettrodotti

 

MARCHE

ABRUZZO

Zone residenziali a tessuto continuo

Tessuto urbano continuo

Zone residenziali a tessuto discontinuo e rado

 

Aree industriali, commerciali e dei servizi pubblici e

privati

 

Cantieri

 

Aree verdi urbane

 

Aree ricreative e sportive

 

Aree di interesse militare

Aree di interesse militare

Aeroporti – presenza avio superfici

Aeroporti – presenza avio superfici – porti

Parchi nazionali ex L. 394/1991. Parchi naturali regionali, riserve naturali integrali, speciali e aree attrezzate (L.R.

15/1994). Parchi individuati dal Piano Paesistico Ambientale Regionale ma non ancora istituiti.

 

Aree Floristiche (L.R. 52/1974,

successivi Decreti PGR 73/1997, 129/1998, 155/2001 e art. 33 del Piano Paesistico Ambientale Regionale).

 

Piano Paesistico Ambientale Regionale - art. 11 aree BA emergenze botanico-vegetazionali.

 

Piano Paesistico Ambientale Regionale - artt 20-23 aree A di eccezionale valore paesistico-ambientale.

 

Piano Paesistico Ambientale Regionale - art. 32 litorali marini.

 

Piano Paesistico Ambientale Regionale - art. 34 foreste demaniali regionali e boschi.

 

Piano Paesistico Ambientale Regionale - art. 36 zone umide.

 

Beni paesaggistici con provvedimento amministrativo (già Legge 1497/1939), art. 136 del D.Lgs. 42/2004.

 

Beni paesaggistici ex DD.MM. 31/07/1985 e D

CR n. 8 del 23/12/1985 (“Galassini”).

 

Beni culturali (ex Legge 1089/1939), art. 10 del D.Lgs. 42/2004.*

Beni culturali art.10 D.Lgs. 42/2004 ( Legge 1089/39, titolo I del D.lgs 490/99)*

Piano Paesistico Ambientale Regionale - art. 39 centri e nuclei storici.

 

Piano Paesistico Ambientale Regionale - art. 40 edifici e manufatti storici.

 

Piano Paesistico Ambientale Regionale - art. 41 zone archeologiche e strade consolari

 

art. 42 luoghi di memoria storica.

 

Aree archeologiche individuate dal Piano Paesistico Ambientale Regionale, proposte dal PTC e non ancora vincolate ai sensi della L. 1089/1939.

 

Manufatti e nuclei storici extraurbani aventi rilevanza provinciale.

 

Superfici lacustri

Superfici lacustri

Aree caratterizzate da frane attive a pericolosità elevata o molto elevata e da valanghe.

 

Aree in zone inondabili a pericolosità elevata o molto elevata.

 

 

*Si tratta di ville, palazzi storici, aree archeologiche


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