Elezione comunali, a Lucoli una lista tutta in Rosa

31 Maggio 2018   12:07  

La lista “una rosa per Lucoli” non intende proporre soluzioni precostituite, ma ritiene fondamentale dedicarsi all’ascolto di quanto la popolazione lamenta e richiede.

La gestione della cosa pubblica, del territorio e le risposte date alle esigenze manifestatesi in questi anni non sono state all’altezza delle aspettative e delle reali necessità degli abitanti di Lucoli. Una parte di questi problemi può certamente essere determinata dall’attuale contesto generale, ma è indubbio che una parte considerevole di tali problemi è ascrivibile al modo in cui le precedenti
Giunte hanno gestito il Comune. Non è certo un caso che si sia giunti alla fine al commissariamento.

Molti i problemi non affrontati adeguatamente e quindi non risolti. L’azione di governo del territorio è stata ondivaga e contraddittoria, fatta di episodi scoordinati, senza una visione di insieme valida e di una valida strategia.

Si sono inseguite ipotesi generiche e stravaganti con l’idea di far cassa, ma operando lontano dalle esigenze reali della popolazione (Crematorio a San Giovanni, Casino’ ed investimenti da parte di “capitali russi”, ecc. ecc.)

Il fatto di puntare ad ottenere denaro proveniente da vari finanziamenti , inseguendo le occasioni più disparate in modo schizofrenico, senza un piano strategico di riferimento, si è dimostrato un modo di operare inefficace ed inutile per il territorio e la popolazione. Si sono persi tempo e risorse per inseguire progetti fantasiosi, frutto di interessi miopi che contrastano fortemente con il continuamente dichiarato rispetto del territorio, che si dichiara di voler valorizzare e tutelare; ed ecco il già visto, che si ripropone come nuovo e che avanza le strabilianti solite proposte: area industriale, aree di sosta, parcheggi, strade asfaltate, nuova edificazione edilizia, il tutto in un contesto di depauperamento del territorio che dovrebbe favorire il turismo… alla “ricerca di un turismo” fatto di persone che, “entusiaste” del cemento, si riverserebbero in questa triste periferia di montagna … per cosa? Assistere felici a gare di motocross… festival di punkabbestia , o valorizzando nuove tradizionali (?!) feste del toro.

Certamente se si continuera’ a deturpare ulteriormente il territorio, senza una vera intelligenza politica, il turismo tanto agognato continuera’ inevitabilmente a preferire mete diverse, Pescasseroli, Trentino, Valle d’Aosta, ecc. ecc. A Lucoli restera’ il solito turismo “mordi e fuggi” che tutti conosciamo.

Tutto questo per i lucolani è chiaro e conosciuto, cosi come sono conosciuti coloro che pur avendo già avuto tempo, modo e maniera di poter esibire le loro capacità di governo e di gestione della cosa pubblica, usufruendo della fiducia dei cittadini, oggi si ripropongono con le prospettive di sviluppo appena ricordate. Quindi oggi si può solo far finta di non sapere come stanno le cose e come sono state gestite nel recente passato, comunque per evitare futuri alibi o cadute di memoria poniamo alcune ingenue domande scaturite dalla “vox populi” che qui serenamente, ma fermamente riproponiamo:

1. Come mai ancora una gran parte dei residenti di Lucoli si trovano alloggiati nei MAP e non si è dato fino ad ora corso a nessuna ristrutturazione di gran parte dei loro appartamenti o case ? Questo a fronte di migliaia di euro già spesi per abitazioni di non residenti, seconde case e addirittura a favore di persone che non hanno mai neppure soggiornato nelle case oggetto di restauro.

2. Come mai molti degli interventi di recupero sono stati rivolti ad abitazioni riconducibili ad un ristretto gruppo di famiglie?

3. In virtù di cosa si è determinato di destinare ingenti risorse ( migliaia di euro) per un Piano di Recupero redatto dall’Università di Roma, La Sapienza ( che a detta di molti tecnici ha molte carenze di analisi e presenta una visione astratta del territorio) a fronte di un primo Piano di Recupero già redatto da precedente amministrazione e comunque gia’ pagato dallo stesso Comune, ovvero dai cittadini con soldi pubblici?

4. Come mai ci sono state difficota’ a rendicontare l’utilizzo dei finanziamenti di milioni di euro destinati al recupero post sismico, mentre tali fondi sarebbero stati inopportunamente e fallacemente destinati ad altro ? Certamente l’intervento del Commissario Prefettizio avra’ finalmente ripristinato la corretta gestione amministrativa del Comune di Lucoli.

5. Questa iniziale mancata rendicontazione agli organi preposti ed il conseguente errato utilizzo dei fondi destinati unicamente alla ricostruzione, fatta salva successiva la fase di “riordino” di tale gestione dei fondi, ha determinato una sospensione dell’erogazione da parte degli Uffici preposti alla ricostruzione post-sisma 2009, ed un forte ritardo nelle procedure di recupero abitativo post sismico, determinando l’impossibilità di accedere agli ulteriori stanziamenti già disposti. Con l’auspicio che ora tale rendicontazione sia stata finalmente sanata, ci chiediamo comunque di chi la responsabilità di quei primi anni post- terremoto?

6. L’ultima giunta ha ereditato un probabile caos amministrativo-contabile, la cui risoluzione ha dovuto impegnare molto tempo ed energia (quasi due anni), mentre di fatto si e’ verificato un sintomatico blocco delle procedure e del finanziamento per il recupero degli immobili danneggiati dal sisma, vale dire :

• Mancata redazione banca dati emergenze (BDE)
• Mancata rendicontazione nei tempi e nelle modalita’ dettate dalle normative vigenti
• Conseguente blocco dei finanziamenti da parte dell’Ufficio UTC speciale di Fossa A chi si deve tale complessiva situazione?

Lucoli ha certamente bisogno di piu’ trasparenza e attenzione su:

1) POLITICHE PER IL TERRITORIO
Ricostruzione post sisma Ambiente
Tutela e Sviluppo
Urbanistica

2) POLITICHE SOCIALI E CULTURALI
Servizi per gli Anziani e per i Giovani
Trasporti e Comunicazione
Prevenzione e Sanita’
 



Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore