Elezioni L'Aquila, Ipsos a lavoro per il Pd: meglio Lolli o Cialente?
Calma piatta negli schieramenti politici.
A fare il lavoro dei partiti, in questi giorni, ci sono i telefonisti delle società cui è stato affidato il compito di sondare gli umori dell'elettorato aquilano.
I sondaggisti dell'Ipsos sono impegnati per conto del Partito democratico, che ha scelto l'istituto di Nando Pagnoncelli per capire se sia più gradita la figura del sindaco uscente Massimo Cialente o quella dell'onorevole Giovanni Lolli.
“La coalizione di centrosinistra ha stabilito un percorso che prevede lo svolgimento di elezioni primarie per la scelta del candidato” ha ribadito il segretario del Pd Francesco Iritale, che ha tenuto a precisare come la scelta “in nessun modo sarà effettuata sulla base dell’esito del sondaggio”.
Cinque le domande che vengono in questi giorni sottoposte agli elettori. La prima riguarda l'operato di Governo, Regione, Provincia e Comune nell'ambito della ricostruzione. Si può esprimere un giudizio da 1 a 10.
La seconda è riservata esclusivamente alle scelte del Comune e alla gestione del sindaco Massimo Cialente.
Il terzo quesito, verosimilmente il più ghiotto per chi ha commissionato il sondaggio, mette a confronto cinque protagonisti della politica e papabili candidati – Guido Liris (Pdl), Enrico Verini (Fli), Giorgio De Matteis (Mpa), Massimo Cialente e Giovanni Lolli (Pd) – chiedendo agli intervistati un giudizio su ciascuno.
La quarta domanda chiede un parere, più personale che politico, su Massimo Cialente ed uno su l'onorevole Giovanni Lolli.
L'ultimo quesito, evidentemente dirimente per fugare ogni dubbio in casa Pd, chiede esplicitamente “chi voteresti tra Massimo Cialente e Giovanni Lolli”.
I democratici, in ogni caso, sono in attesa di capire la reale volontà del sindaco, che ancora non scioglie la sua riserva: intorno a questo ruota, di fatto, il destino dell'intera coalizione. Coalizione che, comunque, mostra i primi importanti segnali di insofferenza per l'atteggiamento di Cialente che rischia di ritardare le scelte e le strategie, compromettendo l'esito elettorale.
(MS)
