Elezioni L'Aquila: SeL si mette di traverso, salta vertice del centrosinistra

18 Ottobre 2011   15:32  

“La scelta del 18 dicembre, data ipotizzata per svolgere le primarie, non ci convince, risulta troppo vicina per poter costruire il percorso che porti a vere primarie partecipate”. In questa frase, che conclude il comunicato diffuso da Sinistra e libertà che ha fatto saltare il vertice del centrosinistra convocato per questa sera, è sintetizzata la posizione politica del partito di Vendola.

La riunione della coalizione avrebbe dovuto fissare al 18 dicembre la data delle primarie.

“Superare il governo dei commissari e delle legislazioni speciali – si legge ancora nel documento approvato dal circolo di Sel riunito ieri – è condizione necessaria e prioritaria, perché su di essa si è consumato lo svuotamento delle istituzioni rappresentative e del ruolo delle comunità locali, ma non è condizione sufficiente se non si ristabilisce un rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni a partire dal Comune che è il luogo più vicino agli abitanti del territorio”.

“Sel è convinta che per ottenere questo risultato sia necessario compiere una scelta di discontinuità” è scritto poi nel comunicato. Espressione, che sembra chiudere la porta, una volta per tutte, ad una ricandidatura di Massimo Cialente.

Già all'incontro di coalizione di giovedì scorso, Sel aveva provato a far passare la linea del rinvio delle primarie - “per prendere tempo perchè non hanno un candidato” dicono i maligni - , ma in quella occasione “non c'era verso di convincere nessuno” spiega Giustino Masciocco, da tempo in rotta col sindaco, tanto da abbondare la giunta dopo appena qualche mese dalla nomina ad assessore.

Non è un mistero che la presenza di Cialente renderebbe difficile tenere insieme tutti i partiti della coalizione, soprattutto Sinistra e libertà, che nel caso in cui il primo cittadino non dovesse fare passi indietro è addirittura disposta a restare fuori dal centrosinistra, magari correndo con una candidatura di bandiera come quella di Walter Cavalieri.

E infatti, è scritto ancora nel comunicato, “abbiamo proposto le primarie non come strumento di legittimazione dell'attuale gruppo dirigente, ma come strumento di innovazione che permetta ai cittadini di far pesare le proprie scelte e che eviti un'eccessiva frammentazione della proposta politica da fare alla città”.

Non è escluso, comunque, che il sindaco un passo indietro lo faccia davvero. L'opera di convincimento, assicurano i bene informati, sembra essere sulla buona strada. In una riunione informale tra i vertici del Pd dei giorni scorsi, Cialente sembra si sia mostrato aperto all'ipotesi di farsi da parte per fare spazio a Giovanni Lolli.

Marco Signori


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