Elisabetta Canalis fuori dall'incubo: "Quell'uomo mi perseguitava!"

17 Gennaio 2014   12:07  

Elisabetta Canalis è rimasta vittima di uno stalker per molto tempo, ma fortunatamente oggi può raccontarlo senza più paura.

Nell'intervista a Geente la bellissima ex Velina mora parla di quel periodo terribile per la sua psiche.

"Un giorno - racconta Ely - mi stavo preparando per una cena quando mi sono resa conto che un uomo, che non conoscevo assolutamente, era dietro la porta di casa mia, urlando “Elisabetta, sei tu? Puoi aprirmi?”.

Lei si era già resa conto di pedinamenti e messaggi che uno sconosciuto da mesi gli lasciava, ma quell'episodio l'ha segnata nel profondo:

“Sto chiamando la polizia! - ha urlato la Canalis - e si è dileguato. Sentirsi fragile ed esposta a casa propria è insopportabile. Si sente parlare di stalking, ma quando capita, capisci cosa significa la tensione continua, la paura di perdere la libertà, di uscire, di camminare. Quando lavoravo a Controcampo, c’era gente che aspettava sei ore e mi chiedevo cosa li spingesse a farlo. Talvolta gli amici mi scortavano fino al portone, altre chiamavo la volante affinché venisse a controllare. Avevo paura persino di portare i miei cani a spasso. Ho cambiato casa, trasferendomi in un palazzo più sicuro, e ho denunciato il caso. Ringrazierò sempre chi mi ha aiutato a individuare e a neutralizzare lo stalker. Chi si comporta così, in genere, è un mitomane in cerca di attenzioni: per questo non ho voluto parlare di lui pubblicamente allora. La paura non è passata subito e per strada cambiavo marciapiede se vedevo facce sospette. Ma non potevo andare avanti così e ho pensato che pensato che la cosa che più si avvicinava a me fossero le arti marziali. Da un paio d’anni ho scoperto il Krav maga, che è autodifesa, ma anche attacco e lavora sulle reazioni immediate, spiazzando con la velocità. Modella il corpo e fortifica l’anima dando una consapevolezza diversa. Lo consiglio a tutte le donne. Alle donne dico: “Denunciate subito, anche subire minacce non è normale”. Quando le si chiede se ha mai subìto dai suoi fidanzati, risponde: “Macché, erano loro a doversi mettere al riparo! Ora ho imparato a tagliare se qualcosa non va, niente strascichi. So cosa mi rende serena e felice. Per un po’ ho fatto un percorso di analisi, per conoscermi meglio. Confondevo l’amore con l’indifferenza, credendo che gli uomini che manifestano il proprio sentimento dessero segni di debolezza”. Così, quando le si chiede del nuovo fidanzato, Brian Perri, classe 1967, chirurgo di Los Angeles, risponde: “E’ una storia molto fresca, stiamo bene. Non sono mai stata serena come lo sono oggi. Non ho mai avuto l’ansia di avere figli, credo non sia una tappa obbligata per una donna”. Infine conclude parlando di Zelig 1: “Mi diverto, e ho lasciato il ruolo della bellona a casa. E poi, ma quale bonazza! Molte mattine mi trovo miracolata dal trucco!”

Insomma brava Elisabetta che così dà una speranza concreta anche alle altre donne vittime inconsapevoli ed incolpevoli.


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