Emendamento supermercato selvaggio: verso l´abrogazione

06 Novembre 2007   13:17  
Come da pronostico, il consiglio regionale convocato questa mattina, è stato incentrato sull´emendamento che consente ai singoli Comuni di autorizzare l´insediamento di centri commerciali, svicolando di fatto la moratoria regionale e ogni forma di pianificazione. La leggina, viene denunciato dall´opposizione, è stata in tempo di record promulgata dal presidente Del Turco e pubblicata sul Bura. Così il Comune di Bellante ha già autorizzato l´insediamento di un centro commerciale di ben 23mila metri quadri, proprio sulla scorta della leggina. L´opposizione, con il consigliere Nazario Pagano ha dunque subito chiesto la sospensione del consiglio e la convocazione della IV commissione per arrivare, in tempi rapidissimi, all´abrogazione dell´emendamento, "prima che - commenta Pagano - i buoi scappino dalla stalla, e che vengano tirati su da un giorno all´altro 305 nuovi centri commerciali, quanti sono i Comuni abruzzesi, mettendo in ginocchio la piccola distribuzione". Molti, nelle file della maggioranza, condividono la necessità di abrogare immediatamente il provvedimento, e di fatto appoggiano la proposta di Pagano. Tra questi il consigliere Sd Gianni Melilla, il comunista italiano Antonio Macera, e ancora Caporale dei Verdi, il socialista Augusto Pisegna, Daniela Santroni di Rifondazione. Tutti denunciano che l´emendamento è stato approvato con un escamotage, per non dire una furbata, e la colpa è di chi l´ha infilato tra altri emendamenti a fine seduta, ovvero il consigliere dell´ Udeur Augusto Di Stanislao. "Non è possibile - osserva Melilla - che si prendano decisioni così devastanti per il commercio nella nostra Regione, con questi metodi, senza uno straccio di condivisione e confronto". Maurizio Teodoro, della Margherita, protesta per la sua privacy violata: "Da queado è stato approvato l´emedamento - afferma - ricevo ecine e decine di telefonate al giorno di commercianti preoccupati se non addirutta inferociti, per la totlae deregulation ch e cosnetrà una nuova invasione di centri commerciali". Anche l´ex- Margherita Antonio Verini prende le distanze: " Io l´emendamento l´ho votato, ma non sono stato messo in condizioni di capirne la portata", si giustifica. Qualcuno fa però notare che Verini, non certo un novizio in Consiglio regionale, non solo era uno dei pochi che ha votato l´emendamento, ma lo ha pure sottoscritto. "Nella maggioranza - commenta Evagelista dell´Italia dei Valori - c´è qualcuno che ha lanciato il sasso e ora nasconde la mano..." Prende finalmente la parola il presidente del consiglio regionale Marino Roselli e, regolamento alla mano, osserva che non è possibile convocare la IV commissione, perchè il presidente Augusto Di Stanislao, che è anche il primo firmatario dell´emedamento incriminato, e assente per motivi (assolutamente giustificati) di salute, come pure è assente il vicepresidente Giuseppe Tagliente di ForzaItalia, in Venezuela per impegni istituzionali. Il consiglio non ha potere, assicura Roselli, di convocare la commissione, atto che può essere deciso all´unanimità solo dai suoi membri. "E poi - afferma Roselli rivolto a in particolare a Nazario Pagano - al momento dell´aprrovazione dell´emendamento potevate rimanere in aula e votare contro, se qualcuno ne ha approfittato è anche colpa vostra". Le affermazioni di Roselli scatenano le ire dell ´opposizione. Fabrizio Di Stefano accusa Del Turco e Roselli di voler ritardare il più possiblie l´abrogazione della leggina, al fine di consentire l´insediamento di più iperrmercati possibili nel periodo che resterà in vigore: "Lei, presidente Del Turco - tuona il consigliere di An - ha promulgato l´emedamento in 24 ore, un vero record, che mi sembra molto sospetto, poichè per promulgare la Omnibus ci sono voluti ben 45 giorni. E lei, presidente Roselli - rincara la dose Di Stefano - in questa occasione, incrediblimente, tira fuori il regolamento, dopo che ne ha fatto ripetutamente carta straccia. Molte altre volte si sono seguiti iter non proprio ortodossi, perchè adesso bisogna essere così ligi al cavillo?". La svolta arriva con progetto di legge di abrogazione, l´enesimo, presentato dalla consigliera ds Stefania Misticoni, firmata da gran parte dei consiglieri di centrosinistra, decisi dunque a fare dietrofront. A quel punto un voto bipartisan ha sciolto la seduta del Consglio, per consentire la convocazione di una conferenza di capigruppo, che dovrà stabilire l´iter più celere per arrivare all´abrogazione dell´emedamento, non prima di aver ascoltato le associazioni di categoria, che aspettavano fuori l´Emiciclo infuriate per una legina, che, questa la loro convinzione, metterà in ginocchio la piccola distribuzione e le aziende artigiane. Filippo Tronca

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