“Credo che nei confronti della questione migranti l’Europa stia conducendo una politica assolutamente irresponsabile.
L’Italia non può diventare uno spazio grigio dove arrivano i migranti senza alcun controllo e senza alcun coordinamento con gli altri partner di Bruxelles.
Si rischia così di destabilizzare l’Italia”.
A parlare non è un politico italiano, ma Gilles Kepel, 62 anni, professore universitario francese che ha rilasciato un’ intervista al Corriere della Sera oggi in edicola.
E’ professore all’Istituto di Studi Politici “Science Po” di Parigi ed è noto nel mondo per i suoi studi sull’estremismo islamico.
“Occorre assolutamente che i leader europei, in particolare Francia, Germania e Italia, si riuniscano a Bruxelles per elaborare una politica comune di frante al problema dei migranti", ha detto a Lorenzo Cremonesi.
"L’Italia non può accogliere le navi straniere colme di migranti, come del resto non può diventare la discarica delle masse di persone che arrivano dall’Africa e dal Medio Oriente mentre l’Europa non fa nulla” ha continuato il professore, che aggiunge: “Il tema sarà sempre più esistenziale per l’unità europea. Occorre darci criteri di accoglienza e di divisioni dei compiti. Senza questo l’Italia diventerà sempre più una zona anarchica di accoglienza”.
E sul ruolo delle Ong, e la polemica che ne è scaturita in questi giorni, spiega: “Non è compito delle Ong andare a raccogliere i migranti per portarli in Europa […]. Inoltre l’operato delle Ong indirettamente rinforza e aiuta l’attività dei trafficanti di esseri umani”.
Nell’interista Kespel tocca anche altri temi, come il rapporto Italia-Francia e la posizione di Macron sui migranti.
La proposta shock di Decaro: "Niente più soldi all'Europa se non aprono ai migranti"
“Senza pianificazione la situazione diventa insostenibile, ed è normale che poi i sindaci reagiscano”.
Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, associazione dei comuni Italiani, in un’intervista al Messaggero oggi in edicola, dà un suggerimento al premier Gentiloni e al ministro dell'Interno Minniti su come comportarsi in Europa, che suona come una provocazione:
“Il nostro governo facesse una proposta shock: se non aprite ai migranti non vi diamo più i soldi. Li diamo ai sindaci che devono reggere l’impatto dell’accoglienza e anche dei tanti cittadini italiani che soffrono perché non hanno lavoro e non sanno come mangiare”, ha detto Decaro a Cristiana Mangani.
“Noi diamo 19 miliardi all’Europa e ne riceviamo indietro 13.
Abbiamo debiti? Provocatoriamente dico: ci cacciassero. Hanno già perso l’Inghilterra, se perdono l’Italia chi rimane?”
L'Italia prepara "l'opzione nucleare" per superare la crisi dei migranti
Per risolvere la crisi dei migranti l'Italia è pronta ad attuare "l'opzione nucleare".
L'anticipazione del Times scatena un putiferio. Secondo il tabloid inglese, infatti, il governo italiano sarebbe pronto a concedere 200mila visti temporanei validi per l’Unione europea a migranti sbarcati sulle coste del nostro Paese e diretti verso il nord Europa.
Come si legge sul Corriere della Sera, la decisione del nostro Paese fa riferimento ad una direttiva europea scritta subito dopo la guerra dei Balcani con cui l’Italia permetterebbe ai migranti che arrivano sulle sue coste di circolare liberamente in Europa e così l’accoglienza sarebbe un problema di tutta l’Ue.
Il numero di 200mila migranti non trova conferme, ma che l'idea sia al vaglio del ministro dell'Interno, Marco Minniti, lo ha ammesso il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela e la promozione dei diritti umani. "Non è una minaccia all'Europa", ha precisato, ma "qualcosa previsto dalla normativa vigente: qualcosa di molto più serio, di meno velleitario e meno illegale dell'annunciato blocco dei porti".
Come sottolinea il sottosegretario agli Esteri, Mario Giro, "al momento non abbiamo un forte potere negoziale, ma dobbiamo trovare alleati. Con buona pace di chi invoca atti di forza (ma non spiegando come si possa fare, se non al costo di vite umane). E' un duro negoziato, ma da due anni in Europa si parla solo di argomenti proposti da noi. Agli italiani chiediamo pazienza e calma". Secondo il sottosegretario Giro, la strategia del governo per convincere l'Europa a una gestione meno egoista dell'emergenza migranti è quindi quella negoziale: "In Europa non servono atti di forza, urlare o battere i pugni, ma un duro negoziato", spiega.