Non ce l'ha fatta Mario Cavallo, 75enne teatino che, poco meno di tre mesi addietro, era caduto in un cantiere non protetto presso un canale che era sottoposto a lavori a causa della precedente ondata di maltempo che si era abbattuta su Chieti e l'intero Abruzzo.
Esattamente 100 giorni fa, il 13 marzo scorso, Cavallo era scivolato nel canale mentre osservava il procedere dei lavori in un canale a Brecciarola, venendo tratto in salvo d due agenti della polizia stradale.
Successivamente trasportato in ospedale in stato di ipotermia, il 75enne si era ripreso nel pomeriggio del giorno stesso, tanto da indurre i medici ad un cauto ottimismo sulle sue condizioni e sulle possibilità di ripresa. In realtà, contrariamente ai primi referti che parlavano di un trauma cranico, l'uomo era rimasto paralizzato a gambe, braccia e torace.
Da lì ebbe quindi inizio un lungo calvario durato quasi tre mesi, conclusosi nella giornata di ieri con la morte di Cavallo, sul cui corpo verrà effettuata in giornata l'autopsia per accertare se vi sia effettivamente stato un nesso tra la caduta e la successiva morte e l'assenza di parapetto a ridosso del cantiere.
Contestualmente, da quel che si apprende, la Procura di Chieti ha deciso di avviare un'inchiesta per omicidio colposo che avrebbe comportato l'iscrizione nel registro degli indagati del titolare del cantiere e del responsabile della sicurezza incaricato dal Comune.