Su 'Il Corriere della Sera' è riportata una notizia molto particolare: Eros Ramazzotti terrà un concerto "a Tashkent a chiusura di un festival di cultura organizzato e finanziato da Gulnara Karimova”. Cosa c'è di male? Nulla, se non fosse che la donna in questione è nientemeno che la figlia di Islam Karimov l'uomo che, facendosi chiamare presidente, tiene l'Uzbekistan sotto dittatura.
Intervistato dal quotidiano milanese, Fabrizio Giannini, manager di Ramazzotti, ha così spiegato la situazione: "Questo qui è un concerto a pagamento, non una convention, ed è difficile prendere una posizione per noi. La nostra agenzia, la Trident Management, ha fatto le verifiche e ce lo ha proposto. Non mi sono informato su altro. Non so nemmeno dove sia l’Uzbekistan".
Stando a quanto sostenuto dallo 'Human Rights Watch', due milioni di bambini uzbeki sarebbero costretti a raccogliere cotone per la linea di moda della signora Karimova. Il padre, poi, non è da meno visto il disprezzo dimostrato verso i diritti umani. Addirittura un libro racconta dell'abitudine del presidente di bollire (nel vero senso della parola) gli avversari politici. Non parliamo poi della scarsa considerazione per i vincoli imposti dalla libertà di stampa.
Per il momento, il cantante non ha preso alcuna decisione e, quindi, è pronto ad esibirsi ma speriamo davvero (anzi, ne siamo sicuri) che Ramazzotti tornerà sui suoi passi dopo aver appreso tali inquietanti 'particolari'...
Francesco G. Balzano