Esposto alla Procura contro le palazzine sulla spiaggia

Il sindaco Di Quinzio rassicura

03 Giugno 2008   09:05  

Era stata Mila Donnambiente, il 9 maggio scorso, a denunciare lo scempio della edificazione su spiaggia di quattro palazzine, concessione contenuta in un atto della vecchia amministrazione nel momento di lasciare il Comune.

Oggi quattro associazioni ambientaliste chiedono l’intervento della Procura della Repubblica di Chieti per bloccare la cementificazione dell’ultimo tratto di arenile libero al confine con Pescara, e il sindaco di Francavilla Nicolino Di Quinzio assicura la massima disponibilità a sostenere la loro azione.

A Miladonnambiente si sono aggiunte Marevivo, Ecoistituto Abruzzo e Italia Nostra.
”Da notizie raccolte, dalla lettura di cartelli e da informazioni tramite stampa, risulterebbe che il 28 aprile 2008 (ultimo giorno di ballottaggio per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale) sia stata rilasciata, per quel luogo, una concessione alla realizzazione di strutture alberghiero-turistiche consistenti in ben quattro palazzine”, si legge nell’esposto delle quattro associazioni “in una zona costiera che a noi appare, a norma di ogni legge nazionale di tutela paesaggistica e ambientale, intangibile e protetta, e comunque soggetta a forti erosioni, tali da costringere l’amministrazione regionale (quindi noi contribuenti) a interventi miliardari continui di ripascimento della spiaggia, ai fini della sicurezza. Chiediamo pertanto”, conclude l’esposto “di voler accertare se, nelle fasi decisionali che hanno condotto a tali deliberati, siano eventualmente riscontrabili comportamenti e fatti non conformi alle leggi e penalmente rilevabili”.

Tiene a precisare la propria posizione, il sindaco Di Quinzio, “spero che le associazioni abbiano inviato anche a me un copia dell’esposto, è anche interesse di questa amministrazione conservare l’ultimo tratto libero dell’arenile. Ho già dato incarico all’assessore all’Urbanistica, Tina Di Girolamo, di verificare se, sempre nel rispetto della legge, sia possibile intervenire per evitare questo scempio. Già nel 1986, quando io stesso ero assessore all’urbanistica di Francavilla, mi opposi a qualsiasi proposta di edificazione di quell’area”.

 

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