Estorsione, chiesto il processo per Di Fonzo ex direttore della Serfina Banca

17 Gennaio 2012   16:28  

Comparira' dinanzi al Gup del Tribunale di Chieti il 18 aprile 2012 l'ex direttore della Serfina Banca Spa di Chieti, Romeo Di Fonzo, nei confronti del quale la Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio per estorsione.

Di Fonzo e' coinvolto in un'indagine relativa ad episodi estorsivi ai danni di una famiglia di costruttori teatini. In particolare la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero Andrea Dell'Orso, fa riferimento ad episodi denunciati nel corso del 2008 dai coniugi Lorella Serano e Daniele Caratelli (rappresentati dagli avvocati Luca Sarodi e Daniele Cozza) riferibili a presunte condotte illecite da parte dell'ex direttore generale di Serfina finalizzati a procurare ingiusti profitti in capo alla banca.

La vicenda trae origine dal fallimento delle due societa' riconducibili alla famiglia Serano e alla pretesa di garanzie fideiussorie chieste ai familiari, minacciando azioni giudiziarie comunque impossibili da intraprendere. L'imputazione, in particolare, riguarda tre episodi estorsivi sui quali il Gup di Chieti dovra' decidere in merito al rinvio a giudizio nei confronti di Di Fonzo al quale viene contestato di aver costretto la Serano, con i suoi stretti familiari, a sottoscrivere fidejussioni in bianco in favore della Serfina Banca Spa, dall'altro di aver obbligato la medesima a vendere o cercare di vendere alcuni suoi immobili al fine di coprire debiti verso l'istituto di credito illegittimi e derivanti dalla citata fidejussione nulla.

Le indagini condotte dalla sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza di Chieti, sono state lunghe e complesse e si sono avvalse dell'ausilio di un perito contabile ma anche della relazione della Banca di Italia, relativa alla visita ispettiva presso Serfina effettuata tra ottobre e dicembre 2009.


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