Export: regge solo il Montepulciano

13 Luglio 2011   20:38  

"Torna in territorio negativo il tasso di crescita dei 5 distretti dell’Abruzzo (-1,3% rispetto ai primi tre mesi del 2010), dopo un lieve tentativo di ripresa negli ultimi tre trimestri dell’anno precedente. A pesare negativamente su questa performance, in controtendenza rispetto alla dinamica dei distretti a livello nazionale e di macroarea (Sud), sono le flessioni dell’export registrate dal distretto del mobilio abruzzese (-7,8%), da quello dell’abbigliamento del sud abruzzese (-5,2%) e dal polo della pasta di Fara San Martino (-3,5%). Positive invece le variazioni per il distretto del Montepulciano d’Abruzzo (+11,7%) e per il polo dell’abbigliamento nord abruzzese (+15,2%). Sono questi i principali risultati che emergono dal 7° numero del Monitor dei Distretti dell’Abruzzo curato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell'Adriatico.
A spiegare, in parte, il difficile momento congiunturale dei distretti abruzzesi, contribuisce l’analisi degli sbocchi commerciali dei singoli distretti, che evidenzia una frenata nelle dinamiche dell’export soprattutto verso i mercati tradizionali. E’ proprio sui mercati maturi che i distretti industriali abruzzesi perdono il 3,8% nei livelli di export rispetto al primo trimestre 2010. Cala l’export in Germania, Regno Unito e Paesi Bassi e in misura più significativa in Spagna e Grecia, paesi che hanno scontato maggiormente gli effetti della crisi del debito. Su questi mercati faticano maggiormente i distretti dell’abbigliamento abruzzese (sia quello del nord che quello del sud) e il distretto del Montepulciano che conferma però una buona tenuta sul mercato tedesco. In crescita invece le esportazioni verso Francia e Stati Uniti (+7,2% e +9,7% rispettivamente), grazie alle buone performance del distretto del Montepulciano su entrambi i mercati e della pasta di Fara sul mercato francese .Sui mercati emergenti invece si registra un’evoluzione più vivace (+8,8% la variazione tendenziale in questo primo trimestre) che conferma la dinamica positiva avviata nella seconda parte del 2010, sebbene i livelli complessivi di export siano ancora contenuti. Tra questi mercati è significativo il contributo offerto dalla Russia (con una variazione su base tendenziale del 18%), seguita da Cina e Hong Kong. In Russia riprendono le esportazioni di tutti i distretti da noi monitorati nella regione abruzzese, ad eccezione del distretto del Montepulciano di Abruzzo, che arretra su questo mercato in questo avvio di 2011, contrariamente a quanto evidenziato per gli altri distretti del vino italiani.In crescita infine l’unico polo ad alta tecnologia della regione, il polo ICT dell’Aquila, che registra un incremento delle esportazioni del 7,9% nel primo trimestre del 2011 (in linea con quanto osservato per gli altri poli ICT da noi monitorati). Trainante il mercato statunitense, che singolarmente assorbe oltre il 96% delle esportazioni del polo.
Le criticità emerse dall’analisi dei flussi commerciali trovano riscontro anche nei dati relativi agli ammortizzatori sociali: nei primi 5 mesi del 2011 sono infatti tornate a crescere le ore autorizzate in cassa integrazione guadagni (CIG). Ad un progressivo ridimensionamento delle ore autorizzate in CIG ordinaria, corrisponde un incremento della CIG straordinaria e CIG in deroga, a conferma della situazione di difficoltà, di natura più strutturale, che molte imprese distrettuali si trovano ad affrontare."


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