Fai-Cisl: associazione allevatori a rischio chiusura

03 Maggio 2013   12:07  

L’Associazione Allevatori d’Abruzzo si sta avviando a grandi passi verso un triste epilogo nell’indifferenza della politica, delle istituzioni e delle organizzazioni che rappresentano le imprese zootecniche.
I 74 dipendenti sono ormai allo stremo delle forze. Infatti non percepiscono lo stipendio ed i rimborsi spese da diciotto mesi e non hanno neanche il sollievo dell’indennità di cassa integrazione in deroga poiché l’Inps è in ritardo con i pagamenti.
La situazione del personale è talmente drammatica che già a partire da oggi qualche dipendente sarà impossibilitato a svolgere il proprio servizio presso gli allevamenti perché non ha più denaro neanche per acquistare il carburante, figurarsi se in queste condizioni è possibile mandare avanti le proprie famiglie!
Nonostante questo scenario surreale che sta colpendo duramente i lavoratori ma che ormai inizia a riflettersi negativamente anche sulla quantità e qualità dei servizi e delle assistenze che l’Ara garantisce da oltre sessant’anni alla zootecnia abruzzese, la Regione Abruzzo si mostra quasi indolente rispetto al grave problema se è vero che deve corrispondere alla struttura circa 1200 mila euro di cui 300 mila come saldo 2011, circa 600 mila come vecchie spettanze e 300 mila come anticipazione per le attività del 2013!
Questo denaro è nelle disponibilità della Regione che potrebbe rapidamente erogarlo per alleviare di molto la grave crisi dell’Ara ed offrire un seppur minimo ristoro ai suoi dipendenti, ma nonostante le continue rassicurazioni, nel corrente anno non ha accreditato neanche un euro!
La promessa fatta al sindacato di saldare tutte le spettanze entro metà giugno a questo punto pare poco più di una presa in giro, ammesso che l’Ara riesca a sopravvivere fino a quella data!


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