Fellini Spostati, la Film Commission Abruzzese Sceglie Alessia Fabiani e Massimo Molinari...

Lunedì 22 Ottobre la presentazione ufficiale del “sistema cinema regionale” nel capoluogo Abruzzese.

13 Novembre 2018   10:36  

Fumata bianca anche per l’Abruzzo Film Commission, in occasione della sua conferenza stampa di presentazione, avvenuta lunedì 22 Ottobre, nella storica cornice di Palazzetto dei Nobili. Volti giovani in sala e un tavolo di relatori forse troppo eterogeneo, sicuramente orfano di quelle figure professionali di settore auspicabili in un contesto simile. Se infatti da un lato fosse ben giustificata la presenza di personaggi istituzionali, come quella del Consigliere Regionale Pierpaolo Pietrucci e del Direttore all’Assessorato alla Cultura Francesco Di Filippo, dall’altro ha lasciato parecchi interrogativi la partecipazione di alcune decisamente più distoniche, come quella della showgirl Alessia Fabiani o di Massimo Molinari, fratello della nota cantante, a cui sarebbe attribuibile la sola paternità del logo della neonata commissione. 

Una genesi necessaria quella della Film Commission Abruzzo, che trova la propria ragion d’essere nel vasto numero di pellicole girate in questo territorio, come ricordato dallo stesso Carlo Gizzi, addetto dell’Ufficio stampa della Regione. 

Un efficace excursus storico, il suo, che prendendo slancio dall’invenzione del primo proiettore dei Fratelli Lumière, giunge ad annoverare il celeberrimo film del 1985 “D’Annunzio”, con un audace riferimento perfino alle nostrane e mai citate pellicole della “categoria osé”. 

Entusiasta si è detto il Consigliere Regionale Pierpaolo Pietrucci, per un sogno che, come lui stesso definisce, “parte da lontano per chi ha vissuto quella fucina di produzioni culturali degli anni passati che è l’Abruzzo”. Ponendo, inoltre, l’accento sulla necessità effettiva del territorio abruzzese di rispondere a quella sentita esigenza di marketing di una terra in continua ricostruzione e rinascita, che grazie alla Film Commission troverebbe piena realizzazione di sé. Un “sistema cinema” che arriverebbe, nella visione del progetto di Pietrucci, ad attrarre tutto il mercato economico sfruttando al massimo la piena sinergia delle forze e delle competenze. Sarebbe quindi la “partecipazione” lo strumento chiave per la creazione della Film Commission secondo il Consigliere. In accordo con lui, poi, lo stesso Di Filippo, che sottolineerà in seguito il bisogno imprescindibile di una strategia condivisa, funzionale al raggiungimento degli obbiettivi preposti.

400.000 euro i fondi previsti dalla Regione, con l’istituzione di un tavolo tecnico che funga da soggetto aggregatore degli enti sparsi sul territorio. Enti per i quali si può solo sperare abbia un’effettiva valenza la tanto decantata inclusività del progetto Film Commission, una perplessità, questa, scaturita forse dall’inesistente spazio di parola concessogli nell’ambito della presentazione. Per l’Abruzzo il count down d’attesa sarebbe pertanto destinato a scadere e la nuova struttura cinematografica non sarebbe più un semplice progetto, ma un sistema organizzativo reale, le cui linee guida apparirebbero già ben delineate dai propri organizzatori.

Come sostenuto inoltre dal Direttore all’Assessorato alla Cultura Di Filippo la Film Commission sarebbe già da tempo esecutiva, con un percorso inverso che ha visto l’istituzionalizzazione dalla sua legge solo in seguito alla sua operatività. Un’affermazione tuttavia in contrasto con l’ancora non profilata (o forse solo non apertamente pubblicizzata) lista dei componenti del tavolo tecnico per l’assegnazione e la gestione dei fondi e ancor più in antitesi con l’ampio numero di volte in cui in passato, proprio la Film Commission, venne data come cosa ormai fatta. È infatti recente una fantomatica conferenza stampa organizzata con le stesse finalità divulgative a cui prese parte la Senatrice Stefania Pezzopane, assente invece nell’ultimo evento.

Stimolante insomma il prologo di questa nuova realtà cinematografica, che già è annunciata dai suoi fautori come definitivamente generata e pronta a crescere, con un inizio che come in tutte le belle imprese ha il sapore dell’entusiasmo e delle migliori intenzioni. Ma nel mondo della “ciclicità storica” di Platone e di Giambattista Vico, sottoposto al pesante fardello della corruttibilità umana, non si può far altro che restare a guardare, nella speranza, che gli interessi del singolo, non arrivino mai a superare quelli della collettività.

C.M.


Galleria Immagini

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore